Scateni. Italia niente male, uno a uno con la Germania


Articolo pubblicato il: 05/06/2022 09:41:26

Ma questa Italia degli strapagati giocatori nostrani è nel loro cuore o il muscolo dei sentimenti è occupato da altro? La storia racconta per esempio di Zaniolo, rampante romanista e di Kean, del loro forfeit in risposta alla convocazione in nazionale, per “doloretti”, non meglio definiti. L’attualità è materia di riflessione sulla pessima considerazione di alcuni componenti dell’organico azzurro a guida Mancini: i due laziali Lazzari e Zaccagni hanno salutato i compagni impegnati a contrastare la corazzata Germania e via così, verso allettanti lidi vacanzieri. Acciacchi? Nessun riscontro medico, prima di lasciarli andare. Sarebbe interessante se un segugio pagato dalla Federazione li pedinasse e li sorprendesse in viaggio verso il mare o la montagna. Cose da poco? Assolutamente no. L’episodio dice tutto sullo stato di disgregazione della nostra nazionale e di Mancini, che in controtendenza rispetto a una prassi consolidata è restato alla guida dell’Italia delle recenti figuracce, che si è dimesso, ma poi ha ritirato le dimissioni e alla vigilia di Italia-Germania, per la Nation League ha dichiarato: “Ringrazio i ragazzi per questi anni” (anche quelli del dopo europei? ndr) e conclude con il pessimismo di “Ripartiamo, ma ci sarà da soffrire”. Vediamo se già da stasera, dopo la batosta dello 0 a 3 in ‘amichevole’ subìto dall’Argentina.  Nello stadio Dall'Ara di Bologna, con qualche vuoto nei diversi settori, arbitra il serbo Srdjan Jovanovi%u0107. Inedita la presenza in nazionale di Frattesi, centrocampista del Sassuolo, 22 anni, ma è rivoluzione totale: spazio ai giovani. Sgarbo per i tifosi tedeschi presenti i fischi dell’inno nazionale composto da Haydn, stupida figuraccia. Primi venti minuti; possesso palla dei tedeschi, nessun tiro in porta delle due squadre e spesso azzurri in fuori gioco. Italia più aggressiva rispetto al passato prossimo, Germania, al piccolo trotto. Non fa paura. Prima conclusione pericolosa di Muller al 26esimo, replica pochi secondi dopo di Werner. L’impressione? Squadre sfiancate dagli impegni di campionato e coppe, tanta voglia di vacanze. Un paio di tentativi di Frattesi, ma è Scamacca a sfiorare il gol. Colpisce il palo al minuto 35. Divora un gol Gnabry con un tiro in curva da posizione ideale. Primo tempo out e che dire, nulla di particolarmente significativo, ma almeno una giovane Italia combattiva, volenterosa. Un limite? Agli azzurri manca il carisma di un leader, dui un uomo squadra e di un regista illuminato a  centro campo. Al via della ripresa è di nuovo in evidenza Scamacca che devia a rete di testa. Ma a fondo campo. Germania favorita per la vittoria dei mondiali? Certamente non quella vista stasera a Bologna. Più Italia, è la bella sorpresa nei primi minuti del secondo tempo. Cambi Germania. Hoffman per Sané, Musiala per Henrichs.  Non ce la fa Politano infortunato, entra Gnonto, ex giovanili dell’Inter, impegnato nel campionato svizzero: esordio in azzurro a soli 19 anni. Gundogan per Goreetzka e Havertz per Muller. Fiammata dell’Italia al 71esimo, assist di Gnonto per Pellegrini, uno a zero Italia.  Dura poco il vantaggio degli azzurri. Dopo appena due minuti il pareggio è firmato da Kimmich a conclusione di un assalto furioso alla porta difesa da Donnarumma. Minuto 73, 1 a 1.  La Germania non si accontenta del pari e va in pressione come non ha fatto per tre quarti della partita. Ancora cambi per tutte e due le formazioni, Raum per Gnabry, Di Marco per Biraghi, Pobega per Tonali. Ancora: Cancellieri per Scamacca e Ricci per Frattesi.  The end e riscatto parziale dell’Italia rispetto alla disfatta con l’Argentina, miracolo della gioventù.