SCATENI. La Bergamo razzista






Articolo pubblicato il: 22/01/2018 12:59:10

Bastardi, alias la vergogna dello sport, occupano illecitamente le gradinate dello stadio nella Bergamo razzista. Sono certamente tra gli elettori del loro “degno” rappresentante, il truce Salvini. Purtroppo, niente e nessuno ha l’autorità per espellerli all’infinito dai luoghi dove si svolge lo spettacolo sportivo più diffuso nel mondo, nonché il più inquinato da un vortice di miliardi che girano scandalosamente nel mercato con acquisti e vendite di calciatori, tra assi della pedata, mezze figure, giovani talenti e perfino ragazzini che hanno appena smesso di fare la pipì a letto.

Per non smentire l’ignobile consuetudine di insultare il Sud e il colore della pelle di atleti africani, i beceri tifosi dell’Atalanta hanno ingiuriato un grande atleta azzurro, il senegalese Koulibaly e quanti erano in campo sotto l’insegna del calcio Napoli. L’idiota di turno ha scagliato una bottiglietta contro il difensore della squadra di Sarri e conoscendo l’orientamento politico del tecnico il gesto averlo indignato. La sconfitta meritatissima della squadra allenata da Gasperini, evidentemente influenzato dall’ambiente, perciò squalificato per intemperanze, deve aver fatto ingoiare un boccone amaro alla tifoseria e al gruppo dirigente della squadra bergamasca che si è lagnata con toni accesi per un presunto fuori gioco di Mertens, autore del gol dell’uno a zero per il Napoli. Orsato, arbitro tutt’altro che benevolo nei confronti degli azzurri, ha chiesto la verifica del Var che ha sancito la regolarità dell’azione. Insdomma proteste di leghisti, ma di frustrazione.

Scusate la brutalità ma non è farina del nostro sacco. “Africani merda” si deve a tale Attilio Fontana, che se la malasorte dell’’Italia dovesse depositare sulla poltrona di presidente della regione Lombardia, aggiungerebbe un insulto alle nefandezze della politica di casa nostra. Il becero razzismo dell’individuo designato da Salvini per la successione a Maroni è stato assolto dalla Lega per la frasi da trivio e dopo un finto pentimento ha ribadito di essere il peggio del razzismo leghista, perfino più indecente di Calderoli e dello stesso Salvini. La seconda esternazione è un capolavoro di ebetismo, di analfabetismo politico e sociale. Dice Fontana: “Se vinco, caccio centomila clandestini”. Chi pensava che l’imbecille di turno è Donald sia Trump si ricreda. Fontana è il leader dell’idiozia politica.