SCATENI/Lo ha insegnato Helenio Herrera, si può vincere lo scudetto con tanti uno a zero


Articolo pubblicato il: 30/12/2017 09:24:10

Può darsi che non sia il segnale del motore degli azzurri a metà serbatoio di benzina, ma una spia si è accesa di recente e al “meccanico” Sarri, non deve passare inosservata. La segnalazione, una volta esplorata la salute della centralina elettronica della spyder, dice che marcia a pieno regime per quarantacinque minuti e per altrettanti perde giri. Se anche a Crotone taglia il nastro del traguardo al novantaquattresimo è perché molti cilindri potenzialmente sprint compensano i “lenti” con le formidabili energie e la classe di Hamsik e Allan, polmoni, cervello e gambe di categoria superiore. All’Ezio Scida la forbice larga della diversità tecnico-tattica del Napoli è subito evidente. Walter Zenga, che di calcio si è nutrito a lungo, sa e provvede a disporre gli uomini in prudente copertura, a impedire agibilità a Mertens, a chiedere anche a Budimir e Trotta di occuparsi più di non prenderle che di darle. Il dispositivo, con il gioco avvolgente di Sarri rischia e molto. Al fatidico minuto 17 del 20…17, il gladiatore Allan buca la linea Maginot del Crotone e l’assist per la percussione di Hamsik è da appalusi. Il capitano trova i centimetri liberi da difensori, mira vincente, uno a zero. Le successive intenzioni bellicose dei calabresi si infrangono su piedi e testa del monumentale Koulibaly, numero uno dei difensori di tre quarti di mondo calcistico. Albiol contribuisce con sicurezza e tempestività, Maggio, con il trascorrere degli anni, sembra guadagnare in efficienza e precisione, Hysaj se la cava a sinistra che proprio non è la sua fascia familiare. Una spettacolare girata al volo di Insigne consente a Cordaz di guadagnare il titolo di migliore del Crotone con Stoian e il tempo si spegne con il solito gran possesso palla degli azzurri. Pericoli zero per Reina. Gli eventi da segnalare, quasi unici e soli, sono due conclusioni alla Insigne. Una scheggia la traversa, l’altra finisce in angolo per una prodezza di Cordaz. Al via della ripresa il Napoli rallenta e dimentica che con un solo gol di scarto la partita è tutt’altro che conclusa, il Crotone rivitalizzato da Zenga preme e gli azzurri canticchiano dentro di sé “Fin che la barca va…”. Finisce con gli innesti abituali di Sarri quando in ballo c’è da difendere vantaggi esigui. Dentro Zielinski per Insigne (il problema all’inguine non sembra ancora risolto pienamente), Diawara per Jorginho (con più fisico e reattività), Rog per Mertens che fatica a riappropriarsi dell’attributo di goleador. Quanto vale il titolo di Campioni d'Inverno? Lo sapremo a Maggio.

Luciano Scateni