SCATENI. Lo zero a due di San Siro premia il cinismo dell'Inter


Articolo pubblicato il: 29/07/2020 09:16:09

Lo zero a due di San Siro premia il cinismo dell’Inter
 
Due Maciste del calcio, l’un contro l’altro armato. Nel silenzio di San Siro le loro urla rimbalzeranno nell’audio di SKy. Conte ringhia (pardon è verbo esclusivo di Gattuso) e il Rino da Corigliano ha forse motivazioni un po’ meno aggressive da trasmettere agli azzurri. Il tecnico interista si gioca il podio argento di fine campionato, Gattuso ha in mente solo la data dell’8 agosto, quando la dea del calcio gli offrirà la chance di concludere in bellezza la stagione, che ha raddrizzato dopo la parentesi poco felice ancelottiana. Insomma è Inter-Napoli ed è fresco il ricordo dell’impresa vincente degli azzurri in coppa Italia, ma come la letteratura di settore docet ogni partita propone una sua cronaca condizionata da mille fattori. Di qui la missione impossibile di pronosticarne l’esito di questa sera. Un dato è certo, il Napoli del passato molto prossimo ha perso smalto, per stanchezza non solo fisica provocata dal tour de force post lockdown, per calo di concentrazione indotto dall’aver messo al sicuro la partecipazione alla prossima Europa League, e per conseguente scarso interesse a correggere la posizione di classifica acquisitnel campionato. Sul primo alibi a giustificazione del relativo deficit di qualità, concorda lo stesso Gattuso: “Non è più calcio questo delle partite ogni tre giorni”.
 
A Milano il Napoli arriva con un paio di defezioni di un certo peso. Manola lamenta le conseguenze al costato del colpo ricevuto nella gara con il Sassuolo e il birbante Ciro Mertens guarderà la partita sul divano di casa, dove sconta la squalifica per doppia ammonizione. Poi imbarazzo nella scelta di chi opporre ai nerazzurri. Ospina o Mere, Mario Rui o il ritrovato Hysaj, chi tra Fabian, Allan, Zielinski, Demme, Lobotka, Elmas sula linea mediana e in avanti tra Callejon, Lozano, Politano accanto a Milik e Insigne.     
 
Intenzioni da scudetto: il disilluso Conte, costretto a rinviarle al prossimo campionato prova a tenersi stretta almeno la posizione a ridosso della Juve (nono titolo consecutivo) e mette le mani avanti. Dice che il Napoli ha una rosa di titolari di tutto rispetto, che non a caso ha vinto la Coppa Italia e sconfitto anche la Juventus. Gattuso si propone di interrompere la striscia negativa personale contro l'Inter, che da allenatore non è mai riuscito a vincere.  Si gioca alle 21 e 45, a prescindere dalla fuga oraria dal gran caldo. Lo scaglionamento degli incontri lungo tutto l’arco di pomeriggio e sera nasconde l’obiettivo Sky di incassare a ventaglio il prezzo della visione di quanti, non abbonati, sono costretti a star lontano dagli stadi per motivi di sicurezza antivirus. L’arbitro è il romano Valeri…pronti, via. Si studiano le due squadre, angolo per l’Inter al settimo senza esito.  In avanti il Napoli con Insigne Hysaj, la replica interista sulla fascia dove agisce Candreva. Gli azzurri devono vigilare sulle corsie laterali. Difesa scoperta degli azzurri, errore di rinvio di Mario Rui, D’ambrosio solo al cento dell’area napoletana all’undicesimo, non ha nessuna difficoltà a prendere la mira e ottiene l’uno a zero. Meret non può che guardare il pallone che s’infila alla sua destra, ma forse poteva fare di più. .  La replica è di Insigne, pallone alto sulla traversa. Valeri non fischia un paio di falli dei nerazzurri. Al minuto 14 fuori gioco di Milik dubbio. Angolo per gli azzurri al 18esimo su cross di Insigne per Politano nella posizione abituale di Callejon. Azione insistita degli azzurri e altro angolo. Ci prova Zielinski, devia Insigne, pallone a lato di pochissimo. L’Inter ha difficoltà a ripartire, ma quando lo fa, guadagna un calcio d’angolo con Sanchez. Poi merita il giallo di Valeri per un fallo su Politano lanciato in contropiede. Metà del primo tempo se n’è andata. Zielinski al minuto 24, para Handanovic, Poi ci prova Rui al volo, pallone alle stelle. Time out e tutti a dissetarsi.  In avanti i nerazzurri, ma fa buona guardia Koulibaly. Pressing altissimo dell’Inter, ma Non smette di parlare nemmeno un attimo Conte, ma Ringhio Gattuso zitto non sta. Conte è quasi insopportabile con le sue grida ininterrotte. Insigne, solissimo al 36esimo è a un niente dal gol. Una miracolosa deviazione di Candreva gli nega il gol. Fallaccio impunito su Mario Rui al minuto 39. Più Napoli in questa fase di gioco. Elmas in percussione centrale si libera in dribling di tre difensori, tiro deviato in angolo. Valeri non fischia quasi niente a favore del Napoli. 4 alla fine del tempo. Spara a venti metri d’altezza Maxsimovic, al volo anziché mettere palla a terra e crossare. Anche quattro minuti di recupero. Grande parata di Meret al minuto 46 in angolo su conclusione ‘a botta sicura’ di Brozovic e lieve sbandata difensiva degli azzurri. Giallo per Brozovic che atterra Mario Rui. The end dei primi 45, esito bugiardo al riposo. Un buon Napoli avrebbe meritato almeno il pari e ha sprecato occasioni d’oro. Come dice Gattuso, agli azzurri manca un po' di cattiveria. In pratica tutta la seconda metà del primo tempo è stato appannaggio del Napoli, superiorità purtroppo sterile e prestazione nettamente migliore rispetto al match vinto con il Sassuolo, buon auspico per l’8 agosto in Spagna. Si riscaldano Fabian Ruiz e  Malcuit, lontano dai campi di gioco da troppo tempo per un grave infortunio.  Che c’è nella testa di Gattuso? Lo dirà di qui a poco la ripresa. Primo tocco del Napoli e nessun cambio. Nell’Inter la mole di Lukaku, si accompagna a velocità, potenza e tecnica: insomma, un grande. Conte continua dirigere l’orchestra, gli mancano solo le classiche bacchette. Prino tiro in porta di Maro Rui al minuto 48. Lukaku di testa su cross dalla destra, ma conclusione debole.  I nerazzurri cercano sistematicamente la profondità per le incursioni del gigante nero. Interessante il duello con Koulibaly. Candreva in area al 51esimo tocca con la mano ma Valeri lo grazia per ‘braccia strette al corpo’. E il Var? Misteri nell’interpretazione del regolamento. Insiste Mario Rui dalla grande distanza e spreca. Meglio l’altruismo nella circostanza. Valeri sembra un pò troppo amico dell’Intere. Giallo per Barella, non nuovo a interventi duri. Ammonito anche Conte per ‘eccesso di vivacità’ nel contestare l’arbitro. Gioco come dire troppo ‘maschio’ dei nerazzurri. Napoli come nella seconda metà del primo tempo, più sua l’inerzia del gioco. Un secondo caso di rigore per fallo di mano di barella è ignorato da Valeri e dal Var. Boh? Poco Milik nell’attacco degli azzurri e però non c’è alternativa per la squalifica di Mertens. 17esimo, in avanti l’Inter con Lautaro e fallo di D’Ambrosio su Hysaj. Le conclusioni degli azzurri sono tutte o quasi contrate dai difensori nerazzurri. Tenta Elmas, a lato. Allan per Zielinski, Ghoulam per Mario Rui è la scelta di Gattuso. Si chiude in difesa l’Inter. Si riscalda Ericksen.  Lautaro al minuto 68 in contropiede, pallone lontanissimo da Meret. Bene Ghoulam sulla sinistra, buono il cross e corner. Angolo bis al 70esimo. Young per Biraghi, dice Conte e break di ristoro. Lozano per Politano tra poco. Disdetta. Lautaro se ne va senza marcature e al minuto 74 fa partire un missile da trenta metri. Pallone nell’angolo alla sinistra di Meret, due a zero. Purtroppo non sono rari questi momenti di buio difensivo del Napoli. Solo un angolo in risposta e nessun problema per Handanovic che blocca. Per miracolo non arriva il tre a zero. Barella in contropiede e senza avversari si allunga troppo il pallone. Meret si tuffa sui suoi piedi e salva la rete: altra ‘distrazione’ difensiva deli azzurri. Perso per perso, Gattuso regala a Malcuit gli ultimi minuti del match. Buona notizia. Dentro anche Callejon per Milik, Entrano Young e Moses in nerazzurro. Lozano in percussione sulla destra fa fuori Young, ma il cross è respinto dalla difesa interista. 5 minuti al 90esimo. Dentro anche Ericksen. Sei di recupero. Quattro, tre, due al the end, uno…Tutti a docciarsi e in conclusione: ha vinto il cinismo dell’Inter sulla timidezza offensiva degli azzurri.