SCATENI. Meravigliosa creatura: Italia bis, 3 a 0 anche sulla Svizzera


Articolo pubblicato il: 17/06/2021 10:11:35

Non siamo ancora alle prese con i test più significativi per l’Italia, risparmiata dai duelli con le eccelse ‘signore’ dell’Europa (Francia, Belgio, Portogallo…), ma siamo allegri, euforici, grazie al saggio lavoro di Mancini, bravo nel selezionare gli uomini del tricolore, a puntare sull’entusiasmo, la tecnica, la determinazione dei giovani affidati alle ali protettive di Chiellini e Bonucci, ‘anziani’ immarcescibili, di grande affidabilità.  Dopo la semi-goleada del 3 a 0 sulla Turchia, gli azzurri, se stasera ripetessero l’impresa con i vicini della Svizzera, sarebbero già qualificati per gli ottavi di finale. L’obiettivo sollecita la nostra nazionale a evitare distrazioni o errori di sottovalutazione degli uomini ben guidati da Petkovic. La Svizzera è squadra ricca di ‘italiani’, di ieri, oggi e forse anche di domani. Xhaka, è osservato speciale dalla Roma, intenzionata ad affidarlo al neo allenatore giallorosso Mourinho. In attacco Embolo (in gol contro il Galles) e l’ex interista Shaqiri (nella breve parentesi in nerazzurro ebbe Mancini come allenatore), a supporto di Seferovic, altro giocatore con un passato in Italia (Fiorentina, Lecce, Novara). Italia confermatissima rispetto alla vittoria sui turchi ad eccezione di Florenzi, non in perfette condizioni fisiche. Accogliamo con indice e medio incrociati la profezia dei bookmakers inglesi. Scommettono sull’Italia campione d’Europa, probabilmente indotti a questa previsione dall’esaltante sequenza degli azzurri: ventotto partite senza sconfitte e circa novecento minuti senza subire gol. Dai piedi così ben educati, dalla saggezza di atleta nel pieno della maturità e dall’‘estro armonico’, carismatico, di Insigne, si attende una nuova impresa targata Napoli. Roma, stadio Olimpico…pronti, via. Arbitra il russo Karasev. Svizzera subito aggressiva, che sorpresa per chi si aspettava un assetto soprattutto difensivo degli elvetici.  Si placa la furia iniziale della Svizzera e gli azzurri sembrano superare il momento di studio delle contromosse. Motore della Svizzera è Shaqiri, come previsto. Strepitoso l’esordio di Spinazzola e una delle sue incursioni sulla sinistra si conclude con un cross e un colpo di testa di Immobile di poco alto sulla traversa. Ora è l’Italia gagliarda vista contro la Turchia e gli svizzeri adottano la prudenza. Insigne si conferma regista dell’attacco e pericoloso rifinitore. Su Jorginho, il nostro playmaker, pressione asfissiante di Shaqiri.  Primo corner per l’Italia al minuto 18. Batte Insigne, mischia furiosa in area, si avventa sul pallone Chiellini ed è uno a zero. Consultato il Var, gol annullato per fallo di mano (?) tutto da rifare, che peccato! Metà tempo se n’è andato.  Infortunio al flessore di Chiellini, iella nera e Mancini ricorre ad Acerbi. Fatale per la Svizzera il minuto 26. Grande apertura sulla destra per Berardi. Vola l’azzurro e dal fondo spedisce un fantastico invito per Locatelli che si fa trovare puntuale all’appuntamento. Ora l’uno a zero non ce lo leva nessuno. Fantastico, tripudio in campo, sugli spalti dell’Olimpico e nelle piazze dove sono installati i maxi schermo. Berardi? Un fulmine devastante. Prova a reagire la Svizzera, spinto dal solito Shaqiri. Cercano il raddoppio gli azzurri e per poco non riesce a Insigne, con la specialità del suo tiro ‘a giro’, intercettato sul palo da un difensore. Angolo per gli elvetici al minuto 36 e sulla ripartenza veloce contropiede di Barella, poi Spinazzola, lanciato alla perfezione da Insigne, solo davanti a Sommer, spedisce a lato, pressato dal suo diretto difensore.  Al 40esimo nuovo corner, lo batte Insigne e calcio d’angolo bis. Senza esito. Bene così, Donnarumma finora disoccupato. Attenzione a Embolò, veloce e pericoloso. Spogliatoi con l’Italia in vantaggio, ma si raccomanda la concentrazione per tutti e novanta minuti, la Svizzera non è rinunciataria come la Turchia. Comunque siamo a quasi 950 minuti senza reti subite da Donnarumma, stasera, mai impegnato. Interessante l’intesa Insigne-Immobile, ritrovata in pieno come ai tempi del sodalizio nel Pescara di Zeman. Second time. Aggressiva la squadra di Petkovic al via e Gavranovic per Seferovic. Jorginho meno ‘in’ del solito, ben ingabbiato da Shaqiri. Fantastica azione degli azzurri, al minuto 52, insistita, fino a quando un bel cross finisce a Locatelli, che dalla distanza trova una ‘rasoiata’ micidiale. Pallone in fondo alla rete, due e a zero, Si respira una bella aria di superiorità. Bella Italia! Cambi Petkovic: Zuber e Widmer per Schar e Mbabu.  L’Italia, padrona della partita, rallenta il ritmo di gioco, controlla più che proporre. La Svizzera profitta per tentare qualche sortita offensiva, ma nessun pericolo. Due miracoli di Donnarumma negano il gol agli elvetici e ci si accorge che c’è anche lui in campo. 25 minuti al 90esimo. Si prepara a entrare Chiesa. Poche emozioni negli ultimi minuti. Dentro Chiesa per Insigne e Toloi per Berardi, ovvero prudenza di Mancini per i venti minuti da giocare. Al minuto 72, Immobile su lancio di Bonucci si divora un gol che di solito non sbaglia. Peccato. Secondo errore di Immobile, sempre da posizione-gol, che gli è congeniale, su assist di Chiesa. Vargas per Shaqiri. Italia appagata e qualche iniziativa dei nostri avversari, ma mollare no, vero Mancini? Brutto fallo su Barella di Embolò ma l’azzurro lo accusa si riprende. Dieci minuti al 90esimo. Meglio Jorginho nella ripresa, anche per l’uscita dal campo di Shaqiri, suo controllore personale. Crampi di Locatelli, Barella esausto, entrano Pessina e Cristante e prima Sow per Freuler. Poteva mancare il gol di Immobile? A due dal 90esimo stangata, secca, micidiale e gran gol dalla distanza. Tre a zero, come con la Turchia, che Italia!!! E la rete degli azzurri? Resta vergine.