SCATENI/Napoli a tre cilindri, solo un pari con il Sassuolo


Articolo pubblicato il: 28/11/2016 22:22:36

Tutto inutile. Il pienone del San Paolo, che torna a ospitare cinquantamila tifosi, propone il dilemma se sia meglio riempire a metà lo stadio e mettere in tasca l’incasso ottenuto con costi dei biglietti alle stelle o praticare prezzi popolari e riempirlo. Il quesito è rivolto a De Laurentiis e all’impossibile rincaro imposto temporaneamente e poi rimosso,  quasi  una vendetta  contro le contestazioni per una campagna acquisti non ritenuta all’altezza di compensare  la fuga di Higuain. Che i sostenitori del Napoli allo stadio siano ventimila o cinquantamila non  fa differenza per il rendimento di questa formazione acefala, nel senso di vacanza nel cuore pulsante dell’attacco, privato di Milik e teoricamente anche di un sostituto naturale qual è Duvan Zapata, offerto in prestito all’’Udinese. Con il Sassuolo in formazione di fortuna per infortuni, il più grave tiene fuori squadra Berardi, Hamsik e compagni come racconta il gergo calcistico hanno fatto la partita, cioè hanno vinto largamente la sfida nella sfida del possesso palla, ma con il motore che girava a tre cilindri. Per l’intero primo tempo, in parte perché a disagio nel ruolo di centrale d’attacco, in parte perché servito poco  e male, Gabbiadini non ha toccato un solo pallone giocabile. I tifosi, che lo sostengono affettuosamente si chiedono però se l’ex sampdoriano non sia incompatibile con i compagni, impressione avvalorata da pigrizia nel fornirgli palloni giocabili. Le alcune autunnali del Napoli sono parzialmente mascherate dal lavoro di Hamsik che per quantità e qualità sopperisce alla condizione di sterilità del collettivo. In 45 minuti due i tiri in porta  degli azzurri e nessun pericolo reale per il portiere neroverde Consigli. Il vantaggio di uno a zero arriva al minuto quarantadue. Insigne, che ogni difesa avversaria ha imparato a contrastare (finta a sinistra e sterzata a destra) per  una volta prende bene il tempo ai suoi marcatori, converge al centro e con un destro potente, ma soprattutto calibrato per rientrare, spedisce il pallone all’incrocio dei pali, con una traiettoria “sporcata”, ma non più di tanto da una lievissima deviazione di Cannavaro. 1 a 0. Naturalmente non basta. Il Sassuolo è squadra tenace, ben impostata e al rischio di vederla rimontare aggiunge  l’aggravante dell’incapacità del “tridente” Callejon, Gabbiadini, Insigne, di mettere al sicuro il risultato. Le triangolazioni ispirate da Jorginho sono quasi sempre prive di profondità, sulle fasce Hysaj e soprattutto Strinic non hanno il turbo che attiva abitualmente Ghoulam e il Napoli rischia nell’unica vera occasione del Sassuolo. Succede al minuto diciannove, in coincidenza di una prima, grave distrazione della difesa azzurra (Hysaj in particolare difficoltà). Ne approfitta Missiroli e la traversa piena salva Reina. Il Sassuolo, se non bastasse l’handicap di molte assenze, perde presto Politano per infortunio (esce portato egli spogliatoi in braccio ai soccorritori) ma è tutt’altro che rassegnato alla sconfitta. La svolta della partita è frutto di lungimiranza di Eusebio De Francesco che al 26° chiede a De Frel di lasciare la panchina dov’è relegato per i postumi di un infortunio. Quando  il Napoli è inutilmente teso a garantirsi un tranquillizzante raddoppio,  un attimo fatale di distrazione consente a De Frel di colpiree il pallone al volo, con un  gesto  tecnico  perfetto. Niente da fare per Reina e svanisce l’opportunità di avvicinare la Juve sconfitta sonoramente dal Genoa. C’è rammarico per l’unico e sfortunato contributo di gioco offensivo offerto da Callejon: in pieno recupero, al 48°, il palo respinge la conclusione di un tiro che Consigli avrebbero raccolto in fondo alla rete. Con molto tatto, si può girare una domanda a Sarri che in situazioni di emergenza (il pareggio del Sassuolo) ritiene di esorcizzarla con l’ingresso in campo del “salvatore della patria”. Quando mancano quattro minuti al novantesimo manda in campo Giaccherini al quale è negato il tempo minimo per entrare in  partita.  La  parentesi Sassuolo si chiude con uno strascico disciplinare. A Mertens, già diffidato, l’arbitro Valeri ha mostrato il cartellino giallo e il belga darà forfeit per le prossime fatiche di campionato contro l’Inter. Nuvole sul cielo del Napoli.

Luciano Scateni