SCATENI/Quasi goleada. 45 minuti da sogno, 4 a 1 Napoli-Atalanta


Articolo pubblicato il: 17/10/2020 23:50:39

Quanti spunti offre il preliminare del calcio che anticipa il via alla partita delle partite, perfino più affascinante del solito derby Inter-Milan. Il primo è di stretta competenza dell’analisi tecnica: la squadra di Gasperini affascina chi ama il bel calcio. Con lo sguardo al passato remoto, ricorda il Napoli di Vinicio allenatore, a totale trazione anteriore, disposto a sacrificare con un risultato negativo la scelta entusiasmante del progetto di gioco d’attacco spettacolare, entusiasmante. E poi, il dovuto riconoscimento al calcio produttivo e bello, divertente, a firma indelebile di Maurizio Sarri alla guida degli azzurri. Cordiale il benvenuto per l’Atalanta dei sette nazionali di mezzo mondo, specialmente se anche oggi pomeriggio regalerà il piacere di uno spettacolo ad alto livello. Pensate, in panchina ha giocatori del calibro di Freuler, Pasalic, Lammers. Beninteso, lo apprezziamo, ma senza deviare dall’auspicio che l’inedito Napoli tipicizzato dall’asse difesa-centrocampo-attacco dei ‘Koulibaly-Bakayoko-Osimhen’, saprà opporre alla corazzata bergamasca la solidità della squadra costruita da Gattuso e l’estro creativo del secondo terzetto in campo che include ‘Lozano, Mertens, Politano’, in attesa della genialità di Insigne, ancora in fase di smaltimento dell’infortunio muscolare. Con sicuro rimpianto, i ‘mille’ del San Paolo e le molte migliaia di telespettatori di Napoli-Atalanta potranno apprezzare, forse dall’inizio o in corso d’opera se Gasperini gli preferisse Lammers, le qualità di Duvan Zapata e recriminare probabilmente sul suo affrettato esodo da Napoli. Al match, illuminato dalla classe di Ilicic, post clausura in patria e dalla vocazione offensiva di Osimhen, mancano purtroppo i 50mila del San Paolo e manca il peso specifico di alta qualità di Zielinski-Elmas, positivi al Covid, del capitano Insigne. In attesa che la giustizia extra sportiva giudichi il caso Juventus-Napoli, ovvero una sentenza di condanna viziata dall’ipoteca degli interessi economici sul calcio, l’attenzione è tutta per la promessa di assistere a un’appassionante sfida Gattuso-Gasperini.  Napoli imbattuto al San Paolo da otto partite di campionato con sette vittorie e un pareggio, Atalanta a punteggio pieno, macchina da gol di questo dopo lockdown, che si direbbe imbattibile. Vediamo…ha smesso di piovere, il via lo dà l’arbitro pugliese Di Bello e il capitano degli azzurri, in assenza di Insigne è il gigante Koulibaly…Primo pallone per Osimhen, subito gran ritmo delle due squadre. Prima conclusione di Gomez al 4°, bloccata e subito occasione d’oro per Lozano. Angolo per gli azzurri al quinto su percussione di Osimhen, pressing a tutto campo sui bergamaschi. Di Bello sorvola su un paio di falli degli atalantini e speriamo che non sia un brutto segnale. Mertens abbattuto ai limiti dell’area di rigore da un intervento da ammonizione di Romero, ma nessuna sanzione. Boh? Tentativo di Osimhen,  tiro debole e facile parata di Sportiello al minuto 11. Molto più Napoli, Bene, molto bene. Nuovo tiro del nigeriano, di nuovo debole. L’Atalanta sembra solo studiare un via d’uscita dal dominio territoriale degli azzurri. Il primo tiro dell’Atalanta è di Zapata, al 15esimo. Angolo numero due conquistato da Politano, minuto18.  Mertens dalla bandierina, corto. Napoli tambureggiante nella metà campo dei bergamaschi (tutti in fase difensiva, catenacciara). Pericoloso Gomez al 22°. Interno sinistro dalla distanza, pallone poco a lato. 23°: azzurri premiati per il bellissimo esordio di questa partita ed è Lozano l’autore del super meritato uno a zero, su cross teso dalla destra. Meglio di così… Prova a reagire la squadra di Gasperini ma è ancora Napoli. Meglio di così è il secondo gol del messicano al minuto 27. Grandissima realizzazione e due a zero. Che Napoli, domina e chissà, far paura anche alla Juve se i bianconeri guardano la partita. Napoli da impazzire al 30esimo, formidabile Politano. Rientra alla sua maniera dalla destra e lancia partire un missile, che finisce nel sette della porta difesa da Sportiello. È la sua specialità. In campo una sola squadra, euforia smisurata dei mille sulle gradinate e delle molte migliaia di tifosi impegnati nella visione televisiva. La musica non cambia. conclusione potente di Osimhen, grande risposta di Sportiello. Nuovo corner per gli azzurri e siamo al 35esimo. Brutta copia dell’Atalanta, ma è merito del Napoli. È anche la conferma della buona intuizione di Gattuso, autore dell’inedito attacco a quattro. Al minuto 38 nuova legnata di Politano, bene Sportiello. Preziosa la qualità di Osimhen nello smistare palloni per i compagni in attacco. Ci si avvia al riposo, autoritario l’esordio in azzurro di Bakayoko e non meno quello di Osimhen. Gol attesissimo del nigeriano a un minuto dal 45esimo e sonante, strepitoso 4 a 0. Prima rete in Italia del nigeriamo. Chi avrebbe scommesso su il sontuoso primo tempo degli azzurri?  Eppure va così, con il Napoli mostruoso che umilia l’Atalanta. Sogniamo o siamo desti? [Più di mille moniti di virologi e politici potrà sicuramente incidere in positivo l’immagine durante l’intervallo di un bambino di 7/8 anni che ha mostra alla televisione e, cioè alla mamma, a casa un cartello quasi più grande di lui dove si poteva leggere: “Mamma non ti preoccupare, non mi tolgo la mascherina”. Applausi. Perla di rara bellezza]. Second time. Riprende lo show firmato da Gattuso e i suoi prodi. Attesa per gli inevitabili cambi di Gasperini e se la partita prosegue su questo fantastico trend di superiorità azzurra.  In nerazzurro Djimsiti per Palomino, Mojica per Zapata. Gasperini rinunzia al centravanti, forse per evitare la goleada del Napoli. La velocità di Osimhen è impressionante, da centometrista olimpico. Partenza calma degli azzurri, avversari degli azzurri costretti a fermare le sgroppate di Osimhen con una serie di falli.  Più intraprendente l’Atalanta e meno remissiva, ma molto falli di frustrazione. Minore pressing dei napoletani, come se la squadra fosse appagata per il  4 a 0.   Al decimo Gasperini manda in campo l’olandese Lammers per Gomez. S’infortuna Napolitano, mannaggia: guaio muscolare per una ginocchiata di Lammers, ma rimane in campo. Autorevolezza minore degli azzurri, baricentro più basso e qualche spazio di troppi agli uomini di Gasperini. Ghoulam subentra a Politano zoppicante e la scelta segnala l’orientamento di Gattuso a tirare i remi in barca, perché la sostituzione più logica era Lobotka. Corner, sugli sviluppi botta micidiale di Mertens, miracolo di Sportiello. Fuori Ilicic, dentro Malinovsly, così decide Gasperini per sostanziare il reparto d’attacco. Minuto 64, stillicidio di falli (alcuni cattivi) degli atalantini…la paura fa novanta. Sparacchia Patalic da trenta metri, pallone in curva (vuota). Il rallentamento degli azzurri, costa il gol di Lammer su lancio di Romeo e  4 a 1. È uno strano errore consentire all’Atalanta l’inerzia del gioco, speriamo se ne accorga Gattuso. 19 minuti al 90esimo, ma perché sprecare il bello dei 45 minuti magici?  Gattuso blinda il Napoli. Esce Mertens, entra Malcuit, oh, chi si rivede e comunque un terzino per un attaccante, poi Demme per Bakayoko. Trasformazione radicale degli azzurri e la scelta non entusiasma.  Come risparmiare il pugile avversario a un niente dal suo ko. Le prova tutte Gasperini, sollecitato dall’atteggiamento rinunciatario del Napoli e manda in campo Muriel per Gosens. Peccato, la seconda frazione di gioco fa quasi dimenticare lo stupendo primo tempo. C’è anche qualche minuto per Petagna e Demme, al posto di Osimhen e Fabian Ruiz. 8minuto al 90esimo e oltre l’over time. Così scompaginato, il Napoli non è strepitoso e consente ai bergamaschi di invertire rotta rispetto al 4 a 0 che ha preceduto l’intervallo.  Fase finale di stanca delle due squadre. Di punta Lozano, con il piede destro, Sportiello gli nega la tripletta.  Quattro i minuti di recupero. The end, cala il sipario su un match alla Giano bifronte. 45 minuti favolosi di un Napoli da scudetto, 45 minuti per risparmiare fiato e muscoli, ma comunque grande esaltante impresa degli uomini di Gattuso. Di qui all’inizio di novembre impegni ravvicinati per gli azzurri: in Coppa il 25 prossimo Napoli AZ Alkmaar (Europa League), il 29 Benevento-Napoli, il primo di novembre Napoli-Sassuolo.
 
Luciano Scateni