SCATENI/Sette volte di un Napoli spettacolare, Bologna espugnata


Articolo pubblicato il: 05/02/2017 10:28:13

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette: star dietro alla sagra dei gol che il più spettacolare Napoli ha realizzato a Bologna ha richiesto l’aiuto del pallottoliere. Il notes con la cronaca della pirateria azzurra al Dall’Ara ha ospitato specialmentes quattro nomi. Per tre volte quello di Hamsik, per altre tre quello di Mertens, una volta quello di Lorenzo Insigne. Sul taccuino finiscono i numeri 55, per il record di gol segnati in 23 giornate del campionato di serie A, il 109  quante sono le reti di Hamsik in maglia azzurra, cioè  meno nove da Mardona e il 48, i punti che collocano il Napoli al secondo posto in attesa del posticipo della Roma. Un paio di incidenti di percorso  fanno posare una nuvoletta sul cielo di Sarri. Callejon, in pochi minuti di follia, smanaccia in area un cross senza particolare pericolosità per la porta azzurra. Destro grazia il  Napoli., Ipnotizzato da Reina tira male e debolmente. Poco dopo Callejon, già ammonito,  subisce forse un fallo, non particolarmente cattivo e da terra scalcia Maietta. Se ne va fuori, Napoli in dieci. Dopo sei minuti si torna in parità. Fallo di Masina su Mertens lanciato in gol, rosso, espulsione. Callejon non sarà della partita con il Genoa e non lo sarà neppure Hysaj, diffidato e ammonito. Il resto è puro godimento e chi ama il calcio spettacolo recupera dalla memoria le meraviglie del Barcellona targato Guardiola. Questo è il Napoli delle meraviglie, plasmato da Sarri per essere una macchina da gol vicina alla perfezione. Perso per infortunio il riferimento di Milik al centro dell’attacco, il tecnico ha inventato rapidamente lo schema vincente. Punte di diamante Hamsik, imperatore del centrocampo e il funambolo Mertens, a torto ribattezzato falso centravanti. Se n’è giovato Insigne, per dialoghi a memoria con l’uno  e l’altro e il Napoli può vantare il record di gol segnati nella serie A, ma anche stima e rispetto in campo internazionale. La cronaca della partita, cioè i sette gol. Il via è di Hamsik che colpisce al volo di  testa un cross teso di Callejon e di precisione mette alle spalle di Mirante. Dopo 120 secondi Reina, dai piedi buoni, rinvia e pesca in avanzamento Zielinski. Il suo è un assist da grande visione di gioco per Insigne, fantastica conclusione, due a zero. Mertens esibisce lo stato di grazie e la classe della maturità piena con il terzo gol. Punizione dal limite, pallone alle spalle dell’esterrefatto Mirante. Tre  zero. Un solo errore di impostazione difensiva di Albiol e compagni costa l’uno a tre. Un cross a lunga gittata da destra finisce sulla testa di un attaccante bolognese, il tiro è respinto da Reina e nel caos Torosidis è il più lesto a correggere in porta di testa. A due minuti dal 45° Zielinski, ancora lui, lancia alle spalle della difesa Mertens che dribla il portiere. 4 a 1 per il Napoli. Allan rileva Diawara, autore di un’altra buonissima prova di autorevolezza, Pektovic prende il posto di uno spento Destro. Al minuto 25 geniale lancio di Mertens per Hamsik, gran tiro, 5 a 1. Giaccherini rileva Zielinski. Hamsik, in cattedra da professore emerito della pedata, dalla distanza, dopo essersi liberato di un paio di difensori spedisce all’incrocio dei pali, 6 a 1. Potrebbe finire qui, ma l’imprendibile Mertens punta alla tripletta e al 45° servito da Allan, autore di uno slalom vincente, anticipa il fischio del signor Massa con un altro gol capolavoro. 7 a 1 e il povero Donadoni se ne va negli spogliatoi a testa bassa. Aspettando Milik, in fase di perfezionamento della forma dopo la lunga assenza per infortunio, l’ambientamento di Pavoletti e il ritorno in campo di Koulibaly, Sarri deve sbrigare la pratica Genoa nell’anticipo di venerdì e l’impegnativa trasferta di Champions in quel di Madrid, con il morale alle stelle.   

Luciano Scateni