SCATENI. Tra andata e ritorno Napoli 6 Roma 0, con i due gol di stasera


Articolo pubblicato il: 21/03/2021 23:25:17

Tra andata e ritorno Napoli 6 Roma 0,  con i due gol di stasera

Alighieri, Divina Commedia, canto secondo dell’Inferno: “Qui si parrà la tua nobilitate”.  I versi del sommo poeta frullano nella mente di Gattuso e Fonseca, chiamati a esplicitare il pieno potenziale di Napoli e Roma, cugine e nemiche impegnate nell’inseguimento di “Un posto al sole” per la prossima Champions League. Azzurri in trasferta, giallorossi nello stadio amico, ma trasferta sui generis con gli spalti vuoti e le urla degli allenatori che rompono il surreale silenzio... Alle spalle delle due pretendenti alla quarta posizione di classifica cosa c’è: identico punteggio in classifica a quota 50 (ma gli azzurri devono recuperare il match con la Juventus) e i successi dell’ultimo impegno. La Roma ha eliminato lo Shakhtar dall’Europa League, il Napoli ha costretto alla resa il Milan a San Siro. La differenza? Gli azzurri, fallito il compito a livello internazionale, hanno gambe e fiato rigenerati da una settimana senza partite del mercoledì e possono contare su progressi di preparazione del gigante nigeriano Osimhen, sul recupero parziale di Lozano, ma soprattutto sullo stato di grazia del suo leader vesuviano, di un Insigne in forma da nazionale. Qualche dubbio lo suscita una strategia di Ringhio Gattuso, la sua propensione alla scelta tecnica della ‘staffetta’. Le previsioni confermerebbero il turn over tra primo e secondo tempo di Mertens e Osimhen e l’alternanza del belga e del nigeriano potrebbe interferire negativamente sugli equilibri di gioco, evidentemente molto differenziato tra le due fasi del match. L’augurio è che dalla parte della ragione calcistica ci sia Gattuso. Fonseca all’insidia della domanda sul tempo di maggiore sosta degli azzurri ha replicato laconico “Napoli più riposato? Non abbiamo alibi” e fa conto sulla classe, sulla pericolosità offensiva di Dzeck, ma deve rinunciare a Smalling, sostituito da Cristante. Punto di forza di questa Roma è sicuramente Pellegrini, in attacco con El Shaarawy a fianco. Il Napoli? In copia, senza variazioni, vanno in campo gli undici dell’impresa milanese.  Il calcio del pomeriggio domenicale ha riservato ai sanniti un regalo molto speciale: il Benevento di Inzaghi ha scalato l’Italia fino alla base delle Alpi e nel cosiddetto tempio della cosiddetta ‘ignora del calcio’, ovvero nel sontuoso Juve Stadium, ha sconfitto la miliardaria formazione di Agnelli. Un’impresa quasi fotocopia del miracolo di Davide vittorioso nell’impari sfida al gigante Golia. Sullo sfondo appare insomma una missione possibile degli azzurri aver ragione dei bianconeri nel match da recuperare. Ma ora c’è il fascino di Roma-Napoli da raccontare. Qualcuno ci spieghi perché ‘Ciro’ Mertens quado entra in campo si versa sulla testa l’acqua di una bottiglietta, anche con temperatura zero. Arbitra il brindisino Di Bello, altro fischietto (come Pasqua) più volte designato per gli incontri del Napoli, pronti…via alla partita numero 148 fra Roma e Napoli. Primo angolo per gli azzurri al minuto numero 2. Batte Insigne, niente di fatto e primo corner anche per la Roma dopo 60 secondi, respinto da Hysaj.  In campo l’ex Diawara, mentre Manolas, ex giallorosso, è in panchina tra gli azzurri. Secondo corner per il Napoli al settimo, ma sulla testa dei difensori romanisti. Più Napoli nei primi quindici minuti, quasi sempre nella metà campo della Roma. Terzo angolo, lo conquista Mertens al 19esimo, nessun esito. Gattuso stapperà una bottiglia di Moet Chandon al primo gol degli azzurri su sviluppi di un corner?  Zielinski tira a lato su buco della difesa romanista al minuto 23. Solito problema di mira, di concretezza.  Al 26esimo punizione per gli azzurri da posizione ideale per i piedi buoni di Insigne, ma batte Mertens, scavalca la barriera, imperfetta, con un tiro a giro imparabile. Grande l’esecuzione di Ciro, uno a zero meritatissimo del Napoli. Diawara finora si è distinto per fallacci cattivi. Boh? Un po’ di bile rancorosa non repressa? Comunque l’inerzia della partita è di Insigne e compagni e reazioni dei giallorossi al gol subito non se ne vedono. Grande azione degli azzurri al minuto 34: contropiede grazie a uno dei tanti straordinari interventi difensivi di Koulibaly, poi tre passaggi vincenti. Insigne per Politano, il suo cross di testa, spedito in rete esempre di testa da Mertens. 2 a 0, al minuto 33. Bentornato Dries Ciro. Spettacolo del Napoli.  Cinque minuti al 45esimo.  Continuano i falli violenti di Diawara. Altra punizione da posizione invitante per fallo su Mario Rui, Di nuovo affidata a Mertens, ma questa volta la barriera funziona e respinge. In chiusura di tempo angolo per i giallorossi, senza esito. Arriva lo stop di Di Bello e tutti negli spogliatoi al termine di un vero e proprio monologo degli azzurri.

Si riparte e per il momento senza cambi. Roma aggressiva e c’era da aspettarselo. Subito angolo per i giallorossi, il Napoli deve reagire immediatamente alla pressione molto alta della Roma. Fonseca negli spogliatoi deve essersi sfogato di brutto. Ritmo lento degli azzurri. Rischioso perché favorisce l’offensivismo dei romani. Riscaldamento a bordo campo di Osimhen, Lozano e Bakayoko.  Insigne al minuto 56 solo in area passa a Lopez un pallone lento, lento. Che spreco, poteva chiudere la partita. Diawara finalmente è punito da Di Bello con il giallo per l’ennesima brutalità su Insigne. Cavolataincredibile di Koulibaly, passaggio laterale preda di Pellegrini, gran tiro e palo. Paura! Gioco duro dei romani, forse di frustrazione. Giallo per El Shaarawy. Attacca la Roma, il Napoli si affida al contropiede. Qiualche soprendente ingenbuità di Koulibaly, una vera anomalia. Al minuto 66 Osimhen per Mertens e tre cambi di Fonseca. Fuori anche Dzeko, Diawara. Dentro Mayoral e Perez, Si fa notare subito la fisicità del nigeriano, un pericolo per la difesa giallorossa. Venti al 90esimo, più Roma in questo scorcio di ripresa. Zielinski guadagna la ventesima punizione. Immarcabile normalmente.  Gattuso manda in campo Elmas e Lozano, per Politano e Zielinski. Giallorossi in formazione da assedio, non si può lasciare il gioco completamente alla Roma.  Di Bello comincia a glissare su qualche fallo dei romani. Boh? Chiuso a riccio il Napoli, attenzione la partita non è ancora chiusa. Elmas e Mario Rui provano vani ad allentare la pressione dei giallorossi ma a la conclusione del portoghese finisce in curva.  È solo interdizione il gioco degli azzurri. Dieci al 90esimo. Kumbulla per Pellegrini al minuto 83. Concetto da riprendere, cambiare mezza squadra che ha fatto benissimo per 45 minuti non è una grande idea, perché chi subentra fatica a inserirsi. Crampi per Maxsimovic, entra Manolas per gli ultimi 5 minuti più recupero. Bakayoko per Insigne. Gattuso blinda la squadra, ma favorisce anche gli assalti della Roma. Due minuti al 90esimo e 5 di recupero, forse troppi. Conquista una preziosa punizione Osimhen e fa correre il cronometro. Quattro minuti da giocare. Il gigante nigeriano, molto nervoso, si fa punire con un giallo dopo un tu per tu violento con Cristante. Scintille. Contropiede condotto da Lozano. Non va a buon fine, ma serve a far correre i secondi. Un minuto al fischio finale. Tutta in piedi la panchina del Napoli, pochi secondi per il triplice fischio di Di Bello. Arriva. il Napoli sale a 53 punti in classifica, tre più della Roma e una partita da recuperare a Torino con la Juve. Otto in pagella per tutti gli undici azzurri, menzione speciale per Ciro Mertens