SCATENI. Un.. due.. tre: Bologna kaputt e Napoli in vetta






Articolo pubblicato il: 28/01/2018 18:13:06

Non ce n’è per nessuno. Neppure se dopo ventidue secondi dal via fischiato da Mazzoleni il mancato rodaggio di Koulibaly e compagni genera un vuoto di concentrazione e Di Francesco, terminale di un contropiede bolognese fulmineo, crossa da destra un pallone, che per il gigante senegalese, sarebbe stato agevole respingere di testa. Non succede e il trentacinquenne Palacio colpisce di precisione. Palo interno, gol, Bologna 1 Napoli 0. Altri avrebbero patito lo choc di un avvio di gara simile, non questo Napoli, che lentamente prende le misure del “nemico”. Al quinto angolo per gli azzurri, collaudati utilizzatori dei calci da fermo. Il cross maligno di Mario Rui incontra il piede di un difensore, carambola sulla traversa e finisce a Mbaye. Autogol, 1 a 1. Donadoni ordina il più classico “indietro tutta” e gli undici rossoblu arretrano bella propria metà campo, ma spendono anche una montagna di energie per contenere gli azzurri. La pagheranno nella seconda frazione di gioco. Gli azzurri e gli emiliani provano a cambiare l’inerzia della partita e sono protagonisti di un paio di “quasi gol” sui due fronti.

A rompere l’equilibrio è un’irresistibile incursione in area di Callejon. De Maio lo ferma con una trattenuta dalle spalle e Mazzoleni non esita a indicare il dischetto del rigore. I rossoblu chiedono la verifica del Var, che conferma la decisione arbitrale. La rasoiata potente, precisa, angolatissima è firmata da Mertens. 2 a 1, dodicesimo gol del belga in campionato. L’esordio della ripresa è per gli uomini di Donadoni (come sempre illuminante la prova di Dzemaili, ex azzurro), ma è come attingere alla riserva di un auto. Le forze residue sono vicine al tilt e il Napoli, come in altre occasioni, diventa padrone incontrastato del match. Il minuto 14 regala al San Paolo e a qualche milione di telespettatori un’ottava meraviglia. The talent, ovvero Lorenzinho Insigne, se ne va sulla corsia preferita, la sinistra e il cross è preda di Mertens. Il fenomeno, nei pochi centimetri concessi dai mastini rossoblu, tocca quanto basta per farsi spazio e calciare alla sua maniera. “A giro”, il pallone finisce nel sette della porta di Mirante, imprendibile. Tre a uno, gol numero tredici. E’ anche il punteggio indicato in Tv da un’importante agenzia di scommesse prima dell’incontroa. Quasi in secondo piano l’attesa per la presenza al San Paolo di mister Verdi, eclettico giovanotto che con motivazioni di circostanza ha rifiutato il trasferimento nel Napoli. Rimane la curiosità: i tifosi napoletani l’avrebbero fischiato? Il quesito rimane senza risposta perché l’attaccante del Bologna si è subito infortunato. Gli scettici avanzano il dubbio che abbia finto l’infortunio per scansare la possibile contestazione dello stadio. I punti del Napoli post Bologna sono 57, sempre uno in più della Juve e il prossimo impegno di Sarri in campionato è contro il Benevento. Scontata la piena solidarietà per i cugini sanniti, l’ostacolo non propone alcuna difficoltà.