SCATENI. Un pari che vale il doppio. Juve-Napoli 1 a 1


Articolo pubblicato il: 07/01/2022 10:14:00

Allianz Stadium, si gioca. Il per nulla simpatico Allegri, tecnico perfetto per la presunzione di superiorità della Juve-Fiat, non ha perso l’occasione per tacere o quanto per parlare non prima di aver contato fino a cento. Con evidente mancanza di rispetto per la iella che perseguita il Napoli, menomato per la concomitanza di infortuni, contagiati da Covid e impegni in Cappa d’Africa, ecco con quale sfoggio di correttezza, non solo sportiva, commenta i guai dell’avversaria che falsano la partita Juve-Napoli: “Non ho dubbi sul fatto che si debba giocare”. Ecco come un ‘autentico gentleman’ si pone in sintonia con il ‘bon ton’. Partita ‘arbitrata dal Covid’. Deciderà il virus (oltre ad avvocati ed esperti) chi potrà scendere in campo per la sfida di questa sera tra Juve e Napoli all'Allianz Stadium. Gli azzurri di Spalletti (assente pure lui perché positivo) si sono presentati decimati, zeppi di Primavera, e con almeno tre situazioni in dubbio, quelle di Zielinski, Lobotka e Rrahmani, rimasti in quarantena nell'albergo a Torino per dubbi di interpretazione sul regolamento, ma per fortuna autorizzati in extremis a scendere in campo, ma soggetti a sanzione amministrativa perché in quarantena. È forte, giustificata, la curiosità di vedere la qualità del gioco che Insigne esprimerà stasera. Fosse vero che nel recente passato non ha dato il massino per offrire al Napoli e ai tifosi azzurri motivo per non rimpiangerlo, questa sfida alla Juventus gli concede la scelta tra un’altra partita sottotono per illudere il Napoli a ritenere giusta la scelta di ‘liberarlo’ e una prova d’ingegno che non influirebbe sul sì di De Laurentiis all’esodo. In casa azzurra forfeit di Koulibaly, Anguissa, Ounas, impegnati in Coppa d’Africa, Osimhen e Fabian per motivi vari, Mario Rui squalificato. Per smentirsi gli ultra Juventus hanno accolto gli azzurri con ingiurie e fischi. Una ragione in più per reagire sul campo. In classifica Napoli a 39 punti Juventus a 34. 150 i tifosi del Napoli anche a Torino, ma in ovvia minoranza. I media amici della società calcio Napoli assolvono De Laurentiis per la cessione di Insigne, provocata dalla crisi economica del calcio. Non polemizziamo, la verità è che il giocatore napoletano aveva voglia di cambiare e assicurarsi un futuro di agiatezza. In regia per il Napoli il vice di Spalletti Domenichini. Insigne ha sul braccio la fascia di capitano, nonostante l’addio alla sua città. Azzurri in maglia rossa, in verde come al solito Ospina. Arbitra Sozza di Seregno. Calcio d’inizio della Juve. Bentornato Ghoulam. Un paio di azioni pericolose dei bianconeri, subito aggressivi. Napoli contratto nella propria metà campo nei primi 10 minuti, merito della Juve, demerito degli azzurri. Il primo tentativo del Napoli è di Insigne, pallone alto sulla traversa all’undicesimo. Ci prova anche Mertens, tentativo contrato. Chiesa pericoloso e non è una sorpresa, bene Zielinski in fase di regia offensiva. Si gioca nel freddo, sul termometro 4 i gradi della temperatura. Più Juve fino al ventesimo, si gioca soprattutto nella metà campo del Napoli. Ma miracolo: il Napoli in emergenza trova il gol al minuto 23 con ‘Ciro’ Dries Mertens, geniale giustiziere degli azzurri. Politano serve alla perfezione il belga in area che elude la difesa bianconera, di collo pieno colpisce e batte Szczesny. 1 a 0, gol 142, più reti di chiunque altro napoletano. Subito dopo il Napoli assume un atteggiamento eccessivamente difensivista e non è una buona notizia, ma dura poco.  Sarebbe importante chiudere il primo tempo in vantaggio. Dieci al riposo. Grande conclusione di Zielinski, colpo di reni prodigioso del portiere bianconeri, corner, nulla di fatto a quattro minuti prima dell’intervallo. Tempo regolare scaduto, qualche secondo di over time. Spogliatoi. Certo sembra l’uovo di Colombo, ma viene spontaneo invocare un secondo gol della sicurezza. Dita incrociate. C’è da aspettarsi una Juventus aggressiva e al via della ripresa è così. Ghoulam non è quello dei tempi migliori ma se la cava. Di Lorenzo tra i migliori e anche questa non è una novità. Poco Insigne finora, corre molto ma poco altro e così Demme. Segna Chiesa al minuto 54 su ripartenza, dopo un fallo di Bernardeschi su Demme non fischiato da Sozza. Pallone forse deviato da Lobotka, 1 a 1. Difesa non attenta degli azzurri. Koulibaly torna a casa! Dybala per Bernardeschi e Betancourt per Rabiot. Domenichini per il momento non provvede a cambi. De Sciglio per Alexandro e Kean per Morata al 75esimo. Esce Politano per Elmas. Brutto calcio della Juve e il gol è scaturito da un contropiede. Poco altro. Allegri, dove sei? Esce Chiesa, dentro Kukusevski. Allegri prova a fiaccare gli azzurri privi di cambi adeguati e sostituisce cinque giocatori. Di Lorenzo a terra nell’area di rigore della Juve Sozza e il Var ignorano. Cinque minuti al 90esimo. 180 secondi prima dell’over time. Esce Mertens per Petagna e ancora una volta perplessità per il cambio a un niente dalla fine della partita, all’89esimo. A tempo regolare scaduto entra Zanoli per Lobotka.  Ghoulam a terra per una ginocchiata di De Ligt alla schiena. Pochi secondi al fischio finale. Che dire, Napoli acciaccato, Napoli volitivo e illeso. Distanza in classifica immodificata, ma il Milan vincente sulla Roma guadagna  due punti sugli azzurri.