Questo il comunicato stampa diffuso dai Promotori della Manifestazione in programma giovedì a Sessa Aurunca, dopo la chiusura del punto nascita locale nonchè di quelli di Piedimonte Matese e Sapri: "I soggetti promotori della manifestazione del 31 luglio “A difesa della Salute Pubblica”, lanciano un appello alla partecipazione ai cittadini di tutti i comuni serviti dall’Ospedale “San Rocco”. Giovedì, alle ore 18.00, raduno in Piazza Tiberio - si legge nel comunicato - per poi partire in corteo verso l’ospedale vecchio, con una prima tappa presso la Fontana dell’Ercole.
Sarà una manifestazione per la sanità pubblica e il diritto alla salute, una manifestazione senza colore politico che ci impegna tutti, uniti, in una battaglia a difesa di questo immenso bene comune che è il nostro ospedale. A prendere la parola saranno i cittadini, per chiedere innanzitutto: 1) La riapertura in deroga del Punto Nascita di Sessa Aurunca; 2) Una strategia chiara affinché il nostro Punto Nascita torni sopra la soglia dei 500 parti l’anno - si legge ancora - tagliando le convenzioni con le cliniche private che lo hanno sostituito. Il braccio di ferro tra il Governo e la Regione sulla deroga al mantenimento dei punti nascita di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri, si sta giocando sulla pelle dei cittadini. Per queste ragioni, le associazioni, i club, gli enti laici e religiosi riuniti nel comitato promotore della manifestazione del 31 luglio, lanciano i seguenti accorati appelli a Governo e Regione - si legge ancora - entrambi interessati al mantenimento in attività dei nostri punti nascita: 1) Se ha davvero a cuore la concessione della deroga, chiediamo al Governo di non imporre alla Regione la chiusura di questi punti nascita come condizione per la fuoriuscita dal Piano di Rientro; 2) Se davvero punta al mantenimento in attività di questi punti nascita, chiediamo alla Regione di imporre alle ASL - si legge ancora - di rivedere gli accordi di contratto con le cliniche private che sono in diretta concorrenza per numero di parti.
Lo smantellamento della sanità pubblica, cui assistiamo da anni, attenta al diritto alla salute di tutti i cittadini, in particolare dei più vulnerabili. Facciamo nostre le parole di Mons. Cirulli, Vescovo delle diocesi di Teano-Calvi, Alife-Caiazzo e Sessa Aurunca: “Nessuno si salva da solo - prosegue il comunicato - perciò insieme sforziamoci di essere un’unica voce per il bene dei nostri territori e la tutela del diritto alla salute e alla vita".
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