Sport casertano IN LUTTO. Si è spento il masseur Giggino Bellofiore






Articolo pubblicato il: 21/06/2017 09:07:13

Nel giro di 50 giorni ci ha lasciato una delle coppie simbolo dello sport casertano (che ha guarito da infortuni muscolari tanti giocatori e giocatrici). Coppia granitica, innamorata come il primo giorno ma soprattutto di una generosità fuori dal comune. Tonia Bellofiore si spegnava il 2 maggio scorso. Ieri è toccato purtroppo al marito. Alzi la mano chi, del mondo dello sport di 'Terra di Lavoro', non conosceva Giggino Bellofiore, il miglior massaggiatore che il sottosctitto abbia mai avuto. Un professionista che ha lavorato nel calcio che conta ma anche nel basket cadetto con i Falchetti, poi Juvecaserta. Una persona che se lo chiamavi alle 23 per via di una distorsione alla caviglia non perdeva molto tempo a dirti: "Vieni subito" e ti trattava la caviglia fino alle 2 di notte non facendoti avvertire il disagio dell''irruzione improvvisa e notturna'. Giggino avrà guarito nella sua carriera, in tandem con la moglie, milioni di traumi. Ma lui non li ha mai contati, ci scommetto. Il piacere di stare con i giovani, anzi di viverli, di rivederli sorridere, andava oltre ogni conteggio. Quando ero alla Sammaritana lo 'andai a trovare' una sera a casa. Oltre a me e alla caviglia destra gonfia come un pallone c'era mio padre e il coach Maurizio Natale. Presi qualche buffetto (il suo modo di dimostrarti affetto) e in 5 giorni, giuro, Bellofiore con una serie di tecniche studiate nel tempo libero mi rimise in campo. Mio fratello, giornalista, Antonello rimase talmente colpito dalla rapidità della guarigione che gli dedicò un trafiletto su 'Il Giornale di Caserta' che lui, dalla contentezza, fece incorniciare nella stanza da lavoro. Le mie piu' sentite condoglianze a tutta la famiglia, voi figli vi conosco tutti e vi abbraccio. E a te, Giggino che dire: hai tagliato tutti i traguardi possibili. Sei diventato il migliore partendo da zero con milioni di sacrifici effettuati per la tua famiglia. Decine di ex ragazzi come me ti saranno riconoscenti e ti vorranno sempre bene. Io? Mi auguro che quando leggerete (con la signora Tonia) queste poche righe, sorriderete allo stesso di quando vi venni a salutare al tavolo 'Al Solito Posto'. Quel sorriso spontaneo, vero, caloroso, amicale sempre più raro a vedersi in giro. Ciao e grazie di tutto e stai tranquillo non lo dimentico che "avanzo na mazziata". Gianluca Pota