CASERTA. Minacciavano e estorcevano denaro a transessuali, scattano le manette






Articolo pubblicato il: 13/11/2017 11:12:55

Questo il comunicato della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

"Questa mattina, nei comuni di Caserta, Marcianise e San Nicola La Strada, nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura di cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di quattro indagati e della misura del divieto di dimora nella Provincia di Casetta per altri due soggetti tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di minaccia, rapina, estorsione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione commessi nella città di Caserta - si legge nella nota -. Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Daniela Parinone sono scaturite da una denuncia presentata il 17 settembre 2017 presso la Stazione Carabinieri di Caserta da un transessuale dedito alla prostituzione alle spalle della Stazione Ferroviaria di Casetta in via (...) - si legge nella nota -. Lo stesso riferiva ai militari che appena aveva iniziato a prostituirsi in quella strada era stato avvicinato da un'autovettura con a bordo due uomini, successivamente identificati in (...) e (...) entrambi trentunenni, i quali dopo averlo minacciato con un rasoio gli riferivano che per prostituirsi in quella zona avrebbe dovuto pagare a loro la somma giornaliera di euro 20,00. Tutto era filato liscio fino a quando il demandante non è più riuscito a versare la somma richiesta, scatenando la reazione violenta degli sfruttatori, i quali iniziavano a minacciarlo di morte fino a costringerlo a fuggire per timore di essere aggredito - si legge nella nota -. I militari decidevano quindi di approfondire i fatti denunciati risalendo ad ulteriori episodi di violenza tra cui una rapina consumata il 16 settembre 2017 in danno di un'altra transessuale che si prostituiva sempre a Caserta in via (...), la quale era stata aggredita sempre da (...) che al diniego di consegnargli i soldi le strappava la borsa - si legge nella nota -. Dalle indagini condotte dai Carabinieri delle Stazioni di Caserta e Casagiove è quindi emersa l'esistenza di sodalizio criminale che con minacce ed aggressioni imponevano un "pizzo" giornaliero ai transessuali che si prostituivano nella zona ricompresa tra la Stazione Ferroviaria di Caserta e del primo tratto di Viale Carlo III - si legge nella nota -. Tra gli indagati spicca la figura di un altro transessuale, (...) in arte "...", già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari poichè indagato in altro procedimento penale per reati dello stesso genere. Lo stesso è stato indicato dai transessuali vittime di sfruttamento come colui che aveva imposto il suo controllo nella zona, obbligando tutti gli altri a versare una somma di denaro a titolo di protezione per potersi prostituire".