Caserta. Pasquale Napoletano: "Emergenza cimitero: cinque bare in attesa da venerdì, vergogna senza fine"






Articolo pubblicato il: 22/12/2025 12:20:46

Questa la nota diffusa dall'avvocato Pasquale Napoletano, ex consigliere comunale di Caserta: "EMERGENZA CIMITERO CASERTA: CINQUE BARE IN ATTESA DA VENERDÌ, VERGOGNA SENZA FINE.

Basta rimpalli di responsabilità: i cittadini di Caserta - si legge - non possono essere ostaggio dei problemi tra il Comune e la ditta che gestisce i servizi cimiteriali.

%u200BAvevo chiesto con forza una soluzione definitiva e la ripresa del servizio, ma le mie sollecitazioni sono rimaste inascoltate. Oggi ci risiamo: stamattina sono stato contattato da familiari disperati e la situazione è drammatica. Ci sono ben cinque bare in attesa di tumulazione che giacciono nel deposito da venerdì. Persone - continua - che arrivano da fuori città per l'ultimo saluto e si trovano davanti a un muro di incertezza, senza sapere quando potranno dare pace ai propri cari. È una vergogna che offende la dignità dei defunti e il dolore dei vivi.

%u200BSi rincorrono voci su debiti della ditta verso l'Agenzia delle Entrate e gravi irregolarità amministrative che bloccherebbero i pagamenti e il servizio. Lo dico chiaramente: al cittadino non interessa e non deve interessare. Le beghe burocratiche e i problemi fiscali - prosegue - tra l'Amministrazione e i privati non possono e non devono mai tradursi nella sospensione di un servizio pubblico essenziale e sacro.

%u200BIl Comune ha il dovere di garantire la continuità delle sepolture. Se la ditta non è in regola o non è in grado di operare, l’Amministrazione intervenga d’autorità o trovi immediatamente una soluzione alternativa, ma non si permetta più - continua - di lasciare i feretri in deposito per giorni in attesa che i nodi burocratici si sciolgano.

%u200BNon tollererò ulteriori silenzi. Il diritto alla sepoltura è un segno di civiltà elementare che a Caserta sta venendo meno. Chiedo che il servizio venga ripristinato immediatamente: la pietà verso i morti non può e non deve aspettare i tempi della burocrazia".