CASERTA. Verso il voto. La lettera aperta di WWF e Italia Nostra ai candidati Sindaco






Articolo pubblicato il: 26/09/2021 11:49:22

Questo il comunicato stampa diffuso dal WWF Caserta. "Il WWF Caserta (Organizzazione di Volontariato) e Italia Nostra Caserta (sez. Antonella  Franzese), associazioni da decenni presenti e attive sul territorio casertano, ognuno per le proprie specificità e competenze, rivolgono ai candidati sindaci tutti - si legge nel comunicato - un accorato appello affinché accolgano e concretizzino le istanze delle scriventi associazioni, istanze formulate per il miglioramento della vivibilità della città e ormai ineludibili per gli standard di una città moderna, sostenibile, civile e già espresse e condivise pubblicamente in convegni, manifestazioni pubbliche, documenti. L’azione decennale delle nostre associazioni ha contribuito al cambiamento della mentalità dei nostri concittadini ed elettori, oggi più sensibili alle problematiche ambientali - si legge ancora - e soprattutto più attenti agli abusi che si perpetrano ai danni del territorio e alla pratica di politiche di salvaguardia e tutela del un patrimonio comune. Pertanto le scriventi associazioni segnalano gli aspetti più importanti che la futura amministrazione non può ignorare, per una gestione della città che garantisca il benessere generale e che faccia risalire la valutazione nella classifica economica-sociale della città -recita ancora il comunicato -  che  oggi si trova agli ultimi posti: Urbanistica: in riferimento al redigendo PUC, è necessario, anche in coerenza con l'impostazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, bloccare il consumo del suolo e  recuperare i quartieri periferici degradati e privi di infrastrutture. Le caserme che verranno dismesse dovranno essere utilizzate per dotare la città delle attrezzature pubbliche di cui necessita, in particolare del verde pubblico: il MACRICO - si legge - deve  essere integralmente destinato a Verde pubblico totalmente inedificabile (F2 del vigente PRG). Il PUC di Caserta dovrebbe essere impostato sulla centralità del Sito UNESCO: la Reggia e il Parco, l'Acquedotto Carolino e il Belvedere di S.Leucio.   Si attende inoltre il completamento del Policlinico, incompatibile con l'attività dei           cementifici. Altra priorità - prosegue la nota - è la realizzazione di un Piano per la bonifica dei siti destinati allo smaltimento dei rifiuti e il potenziamento dell'impiantistica per la raccolta differenziata. Caserta città dei giardini e del sito UNESCO: questa è la visione sulla quale deve necessariamente essere impostata ogni ipotesi progettuale e programmatica. Mobilità sostenibile: ampliamento della ztl, riorganizzazione del trasporto pubblico con segnaletiche collegate alle app, abolizione delle barriere architettoniche Piano del Verde: costituzione di una Consulta comunale del Verde per la salvaguardia - si legge ancora - della vivibilità cittadina,  del diritto alla salute dei cittadini e il recupero delle aree da destinare alla collettività, a partire dall’ex Ma.C.RI.CO; garantire la manutenzione costante dell’esistente e progettare nuove aree a verde pubblico; incentivazione degli orti sociali o di comunità Zero consumo di suolo: recupero del cospicuo patrimonio edilizio abbandonato o fatiscente, attraverso convenzioni con i privati usufruendo della normativa in vigore. Turismo: Incremento attraverso circuiti (collegamenti con i tour operators) che - prosegue la nota - coinvolgano sia il commercio all’aperto (centro commerciale diffuso) che quello caratterizzante il territorio (setifici, caseifici, enoteche ecc.) Sicurezza: incrementare la videosorveglianza e garantire il costante funzionamento da parte dei gestori, assicurare - si legge ancora nel comunicato - la collaborazione delle forze dell’ordine per prevenire gli episodi delittuosi della “movida”e garantire la vivibilità dei quartieri afflitti da schiamazzi e rumori notturni. Patto sociale: favorire la collaborazione tra Amministrazione e Associazionismo attraverso tavoli di consultazione che non siano meri atti formali dovuti - si legge - ma reale accoglimento della istanze della società, attraverso le sue molteplici rappresentanze (esempi: il buon esito del restyling di Villa Padre Pio, l’affidamento dell’ex O.N.M.I.). Piano Energetico Comunale: il cambiamento climatico e gli aumenti vertiginosi dei costi energetici sono aspetti complementari dello stesso problema: la gestione energetica. Non è più rinviabile un impegno dei Comuni in questo senso: tetti “solari “per gli edifici pubblici ( per es. le scuole ) e al contempo progetti per una loro riqualificazione energetica; facilitazioni normativa - recita la nota - per installazione di impianti fotovoltaici anche nel Centro Storico, utilizzando moderne tecnologie e materiali rispettosi degli edifici più antichi o storici. Aumento del numero di colonnine per la ricarica di auto elettriche/ibride; Acqua pubblica bene comune: gestione autonoma del Servizio idrico, escludendo a qualsiasi titolo i privati dalla gestione ordinaria e straordinaria; incentivazione dell’uso dell’acqua del “sindaco“, con installazione di punti di approvvigionamento in zone strategiche ; risparmio idrico negli edifici pubblici. Gestione dei rifiuti solidi urbani - prosegue il comunicato - miglioramento della raccolta differenziata, potenziamento delle isole ecologiche, con sistemi di incentivazione e premialità per i cittadini più virtuosi, contrastando duramente, al contempo, l’abbandono dei rifiuti e/o la inosservanza del calendario della raccolta differenziata; compostaggio di comunità - conclude il comunicato - o per i singoli, laddove praticabile".