Giffoni Valle Piana (Sa). L' identikit dei nativi digitali secondo Giffoni Big Data, report nato dalla collaborazione tra Giffoni Innovation Hub, creative agency che progetta e realizza strategie, format e eventi nel mondo dell'innovazione per i giovani, e DeRev, l’azienda italiana specializzata in strategie digitali e comunicazione sui social media. Il lancio dell’indagine ha dato il via agli eventi della rassegna Next Generation 2017, in programma nell’ambito del Giffoni Experience.
Snobbano il posto fisso, vogliono diventare imprenditori, identificano negli spazi disponibili più che nei tutor una risorsa indispensabile per allenare la creatività e preferiscono apprendere nozioni dai vecchi libri di carta più che dai contemporanei video-tutorial.
L’analisi ha coinvolto 1836 adolescenti italiani in totale, con 20 quesiti a risposta multipla tra percentuali e punteggi divisi in fasce di età nel range 10-22 anni, tutti giurati del principale festival del panorama internazionale dedicato al cinema per ragazzi. Tre le aree esaminate: necessità formative per realizzare le aspirazioni professionali, familiarità con la dimensione “social” e modalità di fruizione dei prodotti culturali.
La maggioranza del campione crede nel supporto di scuola (7105 punti) e famiglia (6751 punti) per concretizzare i propri sogni a dispetto dell’aiuto degli amici (5608 punti) con una netta preferenza per l’esperienza pratica (6967) e la lettura dei libri, al secondo posto tra i modi di apprendimento favoriti. Altra sorpresa, la condivisione e la discussione delle proprie passioni è importante ma, in questo ambito, la tecnologia e la connessione virtuale cedono il passo alla relazione personale: in assoluto i giovani optano per il confronto con i coetanei dal vivo (7249 punti) piuttosto che via social (2781 punti).
Giffoni Big Data intercetta anche le inclinazioni relative alle scelte dei prodotti creativi: essenziale il rapporto orizzontale, in particolare il consiglio degli amici (6608 punti) e le recensioni di altri utenti sul web (4782 punti) mentre i giudizi degli influencer sui social (youtuber e instagramer, 3833 punti) seguono in graduatoria, a confermare l’affermarsi di una dinamica diversa dal passato nel dialogo con l’utente-consumatore. La comunicazione commerciale classica, la pubblicità in televisione (3787 punti), le recensioni sui giornali (3502 punti) e le inserzioni web e social (3600 punti) restano indietro. I canali di fruizione preferiti rivelano una tendenza anche in questo caso “meno digital” di quanto presumano i luoghi comuni con la televisione (7010 punti) e lo spettacolo dal vivo (7473 punti) a prevalere sul pc (5727 punti). E persino la portabilità è ridimensionata con tablet (4291) e smartphone (3915) in fondo alla classifica.
Scarica qui il report completo Giffoni Big Data
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