Questo parte deltesto del post pubblicato dal Sindaco di Giugliano Poziello: "Ieri era Trentola, oggi Qualiano. Per molti, gli incendi son tutti qui a Giugliano. È difficile distinguere i confini coi fumi in balia del vento. Ed il popolo di Facebook si divide tra gli appelli e le invettive al o contro il Sindaco. Oggi gli uni e le altre andavano correttamente indirizzate al collega di Qualiano. Ma poco cambia. Resta il fatto che la vasta area tra il Giuglianese e l’Aversano continua a bruciare. Che a dispetto dell’impegno di chi, come me, tiene alla Città (e pure alla famiglia), delle squadre messe in campo per rimuovere i rifiuti prima che vengano incendiati (almeno a Giugliano, dove ne portiamo via 50 tonnellate al giorno), dell’Esercito, della Polizia Municipale, dei droni, delle ronde dei cittadini, e chi più ne ha più ne metta, si continua a bruciare e a morire.
C’è una sottile ironia in quanto sta accadendo. Sono giorni che la Polizia Municipale di Giugliano, anche in borghese, anche col supporto dell’Esercito e dei droni di cui questo è dotato, è appostata per beccare chi incendia. Riuscendo quanto meno (o solamente) in un effetto di deterrenza.
Salvo spostare i roghi. Di 500 metri nel territorio di Qualiano. Di 1 km in quello di Trentola, di Castelvolturno o Villa Literno.
Allora ripenso con rabbia al duetto dei Ministri Costa e Salvini. “Devi fare fare la tua parte”, Costa a Salvini. “La soluzione sono i termovalorizzatori”, Salvini a Costa.
Intanto qui si muore. E a combattere ci sono Sindaci con in forza ciascuno 4 vigili. Sembriamo più i reduci di Caporetto che un’invincibile armata..."
IMMAGINE DI REPERTORIO
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