La cucina italiana è stata ufficialmente riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’UNESCO, un traguardo storico annunciato durante la sessione del Comitato intergovernativo riunito a New Delhi. Il riconoscimento sancisce il valore culturale, sociale e identitario della tradizione gastronomica italiana, definita non soltanto come un insieme di ricette, ma come un sistema complesso di pratiche, ritualità, convivialità e saperi tramandati di generazione in generazione. La candidatura, avanzata nel 2023 dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura con il supporto di istituzioni come l’Accademia Italiana della Cucina e la Fondazione Casa Artusi, ha convinto l’UNESCO nel riconoscere alla cucina italiana un ruolo unico al mondo, capace di unire biodiversità, tradizioni locali e forte coesione comunitaria. L’iscrizione rappresenta un primo storico caso in cui una cucina nazionale, nella sua globalità, ottiene tale prestigioso status, andando oltre precedenti riconoscimenti come la dieta mediterranea o l’arte dei pizzaiuoli napoletani. Il titolo UNESCO avrà un impatto significativo anche sul turismo enogastronomico e sulla tutela delle filiere tradizionali, valorizzando ulteriormente il Made in Italy nel mondo. Un risultato che conferma come la cucina italiana non sia solo gusto e creatività, ma un patrimonio vivo che racconta storia, territori e identità del Paese.