Marcianise. Il Cons. Com. Colella: "E' il tempo delle idee e delle scelte, non di pochi uomini al comando"






Articolo pubblicato il: 08/12/2025 12:20:29

Questo il comunicato diffuso dal Consigliere Comunale di Marcianise, Giandomenico Colella: "È IL TEMPO DELLE IDEE E DELLE SCELTE NON DI POCHI UOMINI AL COMANDO

Sono sempre più preoccupato per la mia città. A 48 ore - si legge - dall’azzeramento degli assessori e a quasi 10 giorni dal consiglio comunale in cui si è palesata l’assenza di una vera maggioranza per votare la variazione di bilancio, devo constatare che non è emersa quella necessaria consapevolezza, condizione imprescindibile per affrontare questa crisi politica, e l’assenza totale di iniziative per riportare la città in equilibrio, facendola uscire dal baratro di precarietà amministrativa in cui è precipitata.

In questi anni - continua - ho sempre manifestato dubbi e perplessità esclusivamente nell’ambito del confronto interno, senza prestarmi a giochi strani o meccanismi interdittivi, senza mai assumere iniziative autonome o alternative alla linea del sindaco in consiglio comunale, come invece accaduto ad altri che avevano incarichi e responsabilità apicali nei maggiori gruppi di maggioranza. Questo per non danneggiare l’immagine e la tenuta dell’amministrazione.

Per amore della città ho accettato anche accordi sulla designazione dei componenti della giunta, della presidenza del consiglio, delle commissioni, delle deleghe e delle candidature. L’ho fatto sempre e solo animato dal desiderio di vedere affrontati e risolti i grandi problemi di Marcianise da un’amministrazione stabile, capace di durare l’intero mandato. L’ho fatto - prosegue - pur non condividendo tante scelte con il timore che quanto stava avvenendo ci avrebbe portati esattamente alla situazione in cui oggi ci ritroviamo.

Solo in occasione del recente consiglio comunale ho ritenuto opportuno astenermi sulla votazione delle variazioni di bilancio, perché era ormai urgente invertire un metodo che ci avrebbe condotto all’ennesima mancata approvazione. Ho affermato che il consiglio doveva avere maggiori informazioni su ciò che si stava votando, restituendo centralità allo stesso consiglio, alle commissioni e a ogni singolo consigliere, bloccando quel meccanismo che ci stava trascinando sempre più a fondo.

Sono preoccupato - continua il consigliere - perché credo che il sindaco si stia muovendo con troppa superficialità, ancora una volta mal consigliato. Le votazioni negli ultimi consigli comunali, le assenze, alcune sortite di mesi fa da parte di diversi consiglieri – compresi capigruppo, come nel mio caso – avrebbero dovuto far comprendere che il quadro politico è ormai profondamente compromesso rispetto al risultato elettorale e alle stesse liste presentate.

Il metodo con cui si sta affrontando questa crisi non lo condivido e non porterà da nessuna parte, se non alla caduta dell’amministrazione, con responsabilità precise in capo a chi ha ricoperto ruoli apicali e continua a gestire tutto.

Il fatto - prosegue - che una vicenda così rilevante per l’intera comunità venga trattata come un fatto privato, con dinamiche e scelte note a pochissimi, tra incontri riservati, appelli a gruppi oggi alternativi, mediazioni svolte da terze persone, rivela la cifra dell’approssimazione e della superficialità che ancora oggi caratterizza la gestione politica di processi importanti come quello che stiamo vivendo.

Ancora più grave è pensare di poter superare questa fase ricorrendo esclusivamente a una campagna acquisti, senza aprire una vera verifica politica e amministrativa per affrontare e risolvere - afferma il Consigliere - le carenze emerse in questi anni. Serve un cambiamento immediato, soprattutto su temi come la trasparenza – oggi ai minimi storici – basti pensare all’assenza sul sito istituzionale di informazioni dovute per legge: compensi, permessi, ARERA. Servirebbe seguire i lavori pubblici da milioni di euro per garantirne non solo l’affidamento ma la realizzazione, spesso neanche avviata. Servirebbe affrontare la gestione dei concorsi pubblici, dei contenziosi storici, il recupero dei crediti da enti pubblici e privati, e bandire gare per servizi fondamentali per il decoro urbano e la riorganizzazione della macchina amministrativa.

Non saranno nuovi trasformismi - sottolinea - a salvare Marcianise dal commissariamento. Non si può pensare di risolvere tutto contando i numeri, perché il problema non è di uno o dieci consiglieri: è un problema di scelte. Un consigliere vale quanto un altro, e questa non può essere un’operazione aritmetica di fusione a freddo di ceto politico. C'è bisogno di un confronto pubblico. C'è bisogno di energie e cambiamento perché ora è il tempo del idee e non dei pochi uomini al comando, delle competenze, perché un consigliere Colella vale quanto un Giuseppe Tartaglione, come una Carmela Laurenza e una Lina Tartaglione in questo dibattito e così via.

Può salvarci solo l’autorevolezza del sindaco e un vero cambio di metodo.

Non è pensabile - conclude - ridurre tutto a tavoli ristretti di tre o quattro persone, a nuove nomine per continuare a fare le stesse cose e garantire che tutto resti com’è. Perché così tutto cambia affinché nulla cambi. E poi vuoi vedere che alla fine il riequilibrio dell’amministrazione potrebbe essere deciso dagli stessi che l’hanno squilibrata? Il male non può essere la cura.

Cambiamo".