Marcianise. "Tutela dell'acqua come bene comune: presentata mozione in Consiglio"






Articolo pubblicato il: 08/09/2025 11:50:21

Questo il comunicato diffuso dalla Consigliera Comunale di Marcianise Rosalba Cibelli (in foto): "Tutela dell’acqua come bene comune: presentata mozione in Consiglio Comunale per valutare la permanenza nella compagine sociale di ITL S.p.A.

Ho presentato - si legge - una mozione per la discussione nel prossimo Consiglio Comunale con un obiettivo chiaro, quello di tutelare l’acqua come bene comune, garantire la trasparenza nella gestione del servizio idrico e valutare la permanenza del Comune nella società ITL S.p.A.

L’acqua è un diritto umano universale e non può essere trattata come una merce. Il referendum del 2011 ha sancito la volontà popolare di impedire profitti nella gestione dell’acqua e di mantenere il servizio idrico sotto controllo pubblico. negli ultimi mesi però, alcune delibere dell’Ente Idrico Campano (EIC) e di ITL S.p.A. hanno aperto alla possibilità di ingresso di capitale privato nella gestione del servizio idrico nell’ambito Caserta, con il rischio di aumenti tariffari e di una riduzione del controllo pubblico e della trasparenza.

La mozione - continua - chiede che il Sindaco e la Giunta:

  1. Richiedano formalmente a ITL S.p.A. e all’EIC copia integrale di tutte le delibere e gli atti relativi a ingresso di privati e aumenti tariffari approvati o programmati.
  2. Dispongano una relazione tecnico-legale ed economico-finanziaria, a cura degli uffici comunali, per verificare l’opportunità e la convenienza di mantenere la partecipazione in ITL S.p.A. e valutare l’impatto sulla gestione del servizio e sulle tariffe per i cittadini.
  3. Valutino la dismissione della quota comunale in caso di rischi concreti di privatizzazione, aumento dei costi, minore trasparenza o perdita di controllo pubblico.
  4. Rendano pubblica la relazione e promuovano un confronto aperto con cittadini, comitati, associazioni e forze politiche locali.
  5. Trasmettano la mozione a tutti gli enti competenti, inclusi EIC, ITL S.p.A., Provincia di Caserta, Regione Campania e ARERA.

Questa iniziativa - si legge ancora - è in linea con i principi di tutela dei beni comuni, di trasparenza amministrativa e con quanto previsto dal Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica (D.Lgs. 175/2016), che impone verifiche di efficienza, convenienza ed economicità per la permanenza in società di capitali.

La gestione dell’acqua deve rimanere pubblica, trasparente e senza fini di lucro. Non possiamo permettere che decisioni prese altrove si traducano in un peggioramento del servizio e in un aggravio di costi per i cittadini. Il nostro Comune - prosegue - deve avere il coraggio di valutare tutte le opzioni, compresa l’uscita dalla società se l’interesse pubblico non è garantito. L’acqua è un bene comune, non un business. Il Consiglio Comunale è chiamato a difendere questo principio e a garantire che la volontà popolare del referendum 2011 sia rispettata".