NA. "Cura Italia. Appello di Domenico Falco all'Inpgi: "Rivalutare instanze respinte"






Articolo pubblicato il: 10/04/2020 17:07:37

Questa la nota stampa del Pres. Corecom Campania Domenico Falco:

"Cura Italia, appello di Falco (Corecom) all’Inpgi: Rivalutare istanze respinte"
 
“Faccio appello alla presidente dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani, Marina Macelloni, affinché vengano rivalutate le istanze respinte dall’Istituto relative all’ottenimento del bonus di 600 euro. Lo spirito della misura prevista dal decreto ‘Cura Italia’ è quello di consentire a una serie di lavoratori autonomi e partite Iva la fruizione di un contributo economico a integrazione o sostituzione dei mancati guadagni causati dall’emergenza del nuovo Coronavirus. -Si legge nella nota- Proprio rispettando questa mission si è lavorato per allargare quanto più possibile il perimetro dei beneficiari. Le numerose segnalazioni e richieste d’aiuto che stanno giungendo al sottoscritto, da parte di colleghi che si sono visti respingere l’istanza, è motivo di profonda preoccupazione”. Queste le parole del presidente del Corecom Campania, Domenico Falco, rivolte ai vertici dell’Inpgi. “I lavoratori del settore dell’informazione - ha proseguito Falco - già duramente colpiti dalla crisi dell’editoria di qualche anno fa, sono in molti casi sprovvisti di qualunque forma di sussidio o ‘paracadute’ sociale. La piaga del precariato ha reso molti di loro totalmente indifesi di fronte a emergenze drammatiche come quella che stiamo vivendo. Questo è il momento della solidarietà, di stringersi e rimanere uniti, di tutelare i più deboli”. -Si legge nella nota-  “La nostra categoria, che si è sempre contraddistinta per i valori e la qualità della professione che svolge, dimostri anche questa volta di essere una guida e punto di riferimento per tutte le altre categorie di professionisti. Lo faccia - ha concluso il presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania - partendo proprio dal principio che nessuno deve essere lasciato indietro”.