Napoli-Spal 3-1. Per Gattuso cinque di fila


Articolo pubblicato il: 29/06/2020 08:42:15

Di Luciano Scateni
 
Giornata numero 28 del campionato di serie A: il San Paolo silente, come ogni altro stadio italiano, sperimenta la duttilità di Gattuso, bravissimo nel contenere e aver ragione di Inter e Juventus di Coppa Italia, ma chissà se altrettanto stratega nel progettare il Napoli chiamato all’impegno teoricamente scontato con la Spal, maglia nera dalla serie A con appena 18 punti? Il Napoli ne ha 42 in classifica e non è per niente facile scalarla per raggiungere e superare la fantastica Atalanta di Gasperini, che di punti ne ha 12 in più e presidia autorevolmente il quarto posto che dà diritto di accesso alla Champions.  L’incognita sull’esito del match non è preoccupante: il Ringhio felicemente napoletanizzato ha nel Dna spiccata vocazione all’aggressività alla ripartenza fulminea, esemplarmente evidente nel dispositivo-diga che ha destrutturato gli empiti dell’offensiva a tutto campo delle due prime della classe, impedite a dispiegare il loro potenziale offensivo. Con gli emiliani guidati da Di Biagio, nessun dubbio, gli azzurri devono cambiare spartito ed esecuzione del gioco, per l’intuibile decisione dell’avversaria di non prendere gol e di farne in contropiede, specialmente con Petagna, prossimo ‘nove’ del Napoli. Hanno la chiave per chiudere la saracinesca difensiva Koulibaly (tornato immenso) e compagni della collaudata retrovia azzurra, è garanzie di produttività l’arma a tre punte del ricostituito ‘piccoli, ma grandi’ con Callejon, che ha prolungato il contratto fino al 31 agosto, Mertens, e Insigne.  La linea di demarcazione difesa-attacco è presidiata efficacemente da Elmas, dal magico Fabian e dal coriaceo Lobotka, che concede 90 minuti di relax al prezioso Demme. Fa un gran caldo, chi ne risentirà di più? Il via alle 19. 30, orario né carne (ore 15), né pesce (ore21), per soddisfare le esigenze commerciali di Sky e la sua offerta di calcio a go gò. Per gli azzurri il futuro prossimo propone l’impegno ‘monumentale’ di Coppa Campioni con il Barcellona. Intanto alle loro spalle ci sono quattro vittorie consecutive.
 
Arbitra Luca Pairetto, figlio di Pierluigi, un ex coinvolto nello scandalo ‘calciopoli’ ed è polemica di nuovo per il presunto conflitto che chiama in causa il fratello di Luca, dipendente della Juventus, ma al Napoli la sua direzione di gara è andata bene cinque volte su cinque.
 
Pronti…via.
 
Una buona percussione di Hysaj sulla destra procura un calcio d’angolo al minuto 2, respinge la difesa su cross di Callejon. Segna Mertens al 4° minuto con un tocco magico, morbidissimo su intuizione felice di Fabian. Grande assist ed è subito 1 a 0. Elmas quasi al raddoppio dopo un minuto. Dominano gli azzurri e la Spal non riesce a ripartire. In porta per il Napoli rientra Meret, ex della partita. La Spal è latitante o quasi. Merito degli azzurri, demerito di una squadra che non ha eccellenze tecniche in campo. Al 13esimo una buona opportunità per la squadra di Di Biagio con Cerri. Koulibaly sventa in extremis. Esce dallo choc del gol la squadra ferrarese e si fa vedere in avanti. Angolo per il Napoli al 16esimo. Batte Insigne, colpisce dalla grande distanza al volo Callejon, il tiro è inoffensivo. Gli uomini di Gattuso giocano sul velluto, con tranquillità, senza forzare più di tanto ed è possesso palla assoluto. Prova ripartire la Spal, ma senza la necessaria determinazione. Premono gli azzurri, il raddoppio tarda ad arrivare. Fabian dalla distanza, centrale. Blocca bene Letica.  Break per rinfrescarsi e occasione per i tecnici di dare suggerimenti. Gattuso freme e chiede maggiore incisività per mettere al sicuro il risultato. Si riprende al 26esimo. È proprio modesta la Spal e non costruisce un’azione d’attacco con qualche prospettiva. Al minuto 29 palo del Napoli colpito da Insigne, forse il trentesimo della stagione. Iincredibile. Dopo nemmeno un minuto Petagna, prossimo centravanti del Napoli trova il suo dodicesimo gol, a conclusione di un rapidissimo contropiede, cioè dell’unica azione dei ferraresi degna di questo nome: 1 a 1.  Non festeggia. Anche questa è l’imprevedibilità del calcio. Al minuto 36 Elmas trova un assist perfetto per Callejon. Controllo perfetto dello spagnolo, tiro tra palo e portiere da posizione angolatissima, due a uno per gli azzurri e la partita rientra nella normalità dei valori in campo. Gran botta di Mario Rui al 39esimo e angolo senza esito su respinta di Letica. Cerri al 40esimo, alto sulla traversa, pressato da Koulibaly. C’è qualche incertezza difensiva degli azzurri, soprattutto dalla parte di Hysaj e Gattuso non ne è di sicuro contento. Tre i minuti di over time. Al secondo minuto di recupero triangolazione Callejon, Mertens, Insigne e il capitano con un tocco di precisone infila Letica, ma è fuori gioco di Mertens e il Var annulla.  Possesso palla del primo tempo: 62% Napoli.  Agli azzurri, considerata la nettissima superiorità tecnico-tattica, fatto difetto un po’ di concretezza, e lo sottolinea più volte  Gattuso a gran voce.  
 
Second time e probabili sostituzioni che in questo scorso di torneo sono ben 5 per parte. Di Biagio manda subito in campo Valoti. Mario Rui, al rientro dopo l’infortunio, non è il difensore brillante di sempre, ma questo calo di rendimento sembra sia comune a tutti i calciatori che stanno fuori a lungo. Insigne in fuori gioco econclusione acrobatica al 3°. Poi quarto angolo per gli azzurri, senza esito. È in forma strepitosa Fabian e Lobotka conferma la sua solidità in mediana. Mertens dalla distanza al 55°, non blocca Letica, ma la difesa rimedia. L’impressione è che sarebbe preziosa la capacità offensiva di Di Lorenzo. Al 56esimo gran tiro di Valoti, ottima risposta di Meret. Passano i minuti e diventa urgente mettere al sicuro il risultato per il Napoli. Callejon, buon tiro al minuto 58, risponde Letica. Ci sono mister Milik e Politano in panchina. Continua l’imprecisione di Rui sulla fascia sinistra. Errori su errori. Gli azzurri devono accelerare decisamente il gioco e la Spal difende niente male. Ritmi bassi, squadre stanche. Gattuso decide di mettere in campo Milik e Lozano per Mertens e Insigne che non gradisce, ma sbagliando perché risparmiare energie è importante dopo tre mesi di stop e partite ravvicinate impegnative con Roma e Atalanta. Maxsimovic infortunato al minuto 65, per fortuna riprende. È meno fluido il gioco degli azzurri. Lozano dalla sinistra, buon tiro, para Letica in due tempi. Break per dissetarsi a 25 minuti dal 90esimo. Valoti colpo alla caviglia di Fabian, che riprende a giocare. Callejon al minuto 74 spreca un’occasione ghiotta con un tiro al volo alle stelle. Esce Murgia entra Dabo, D’Alessandro per Strefrezza. Solo 15 minuti al fischio finale. Younes per Callejon e l’attacco azzurro è cambiato totalmente. Appena entrato il tedesco sorprende tutta la difesa della Spal, riceve un assist grandioso di Fabian ed è finalmente 3 a 1. Primo gol stagionale di Younes, quindicesimo giocatore del Napoli a segnare in campionato. Ghoulam per Mario Rui, Manolas per Koulibaly, a dieci dal 90esimo. Nella Spal Floccari, 38 anni, per Petagna.  Grande punizione di Ghoulam a 8 dalla fine, buona risposta di Letica.  5 da giocare più recupero. Younes di poco a lato dopo un minuto. Centoventi secondi alla fine. Atterrato Lozano, velocissimo in percussione. Una roccia Maxsimovic, sempre più insuperabile. 5 minuti di extra time. Angolo per i ferraresi a due e mezzo dal fischio finale, respinge la difesa e il Napoli finisce in attacco. Uomo partita lo spagnolo Fabian Ruiz. Pochi secondi ancora e triplice segnale di fine del match. Si chiude sul 3 a 1 ed è il quinto successo consecutivo di Gattuso.