Precariopoli: il romanzo umoristico dello scrittore napoletano Fabio Lastrucci






Articolo pubblicato il: 27/12/2019 12:17:35

“Precariopoli. Come trovare lavoro a Napoli mentre cerchi di svignartela senza pagare il conto” è un romanzo humour scritto da Fabio Lastrucci – scultore, illustratore e scrittore napoletano nato nel 1962 – e pubblicato da Milena Edizioni, ora divenuta Officina Milena (casa editrice indipendente con sede a Caserta). Il libro, un tascabile di circa cento pagine, narra le vicende di Mario Mariotti, un precario che cerca disperatamente lavoro nella Napoli contemporanea. Bivaccando per le vie e i bar della città, Mariotti si imbatte in un misterioso bando di concorso pubblicato su un giornale, che più tardi scoprirà essere un annuncio di ricerca per un titolista di film pornografici. Cogliendo al volo l’inconsueta opportunità lavorativa, Mario chiederà l’aiuto di un esperto in materia, il portinaio signor Borrelli, e si affannerà in tutti i modi per nascondere agli altri una scoperta così preziosa in un mondo di disoccupazione e precarietà. Dopo sessioni di duro allenamento, Mariotti prenderà finalmente parte all’ambito concorso, in cui farà uso di tutta la sua inventiva per trovare il titolo perfetto per un film a luci rosse.

“Precariopoli” è un libro che racconta la realtà quotidiana dei disoccupati e dei precari d’Italia, fatta di sentimenti di inadeguatezza, insoddisfazione personale, pressioni sociali e mancanza di uno scopo nella vita. La negatività di questa realtà è spazzata via dall’ironia e dalla leggerezza che pervade tutta la storia, grazie alla quale il protagonista può affrontare qualsiasi cosa senza darsi troppa pena, come le sollecitazioni da parte della famiglia e le delusioni amorose. L’umorismo di Fabio Lastrucci si fa beffe di una situazione difficile anche con personaggi che, per sfuggire alla povertà, oltrepassano il limite della legge; è il caso dello Sbadante, che diventa orgogliosamente un parcheggiatore abusivo. Ma la più grande ironia di “Precariopoli”, e, allo stesso tempo, la sua più grande amarezza, è il tipo di lavoro per cui il protagonista decide di concorrere, quello di titolista di film porno! È un romanzo che, senza essere pesante, ma neanche banale, dipinge un quadro più reale che mai e i tentativi impensabili che si fanno per liberarsi di una situazione spiacevole, testimoniando l’esistenza di una classe di disoccupati che crede ancora in sé stessa e che non si arrende mai.

Grazia Caputo