Questa quanto apprendiamo dalla pagina facebook del Comune di Santa Maria a Vico:

"Santa Maria a Vico è Comune Riciclone 2025. Il Sindaco Pirozzi: "Orgogliosi e felici anche dell'accoglimento della domanda di finanziamento per la nuova Isola Ecologica da parte della Regione Campania."

Ancora una volta, il Comune di Santa Maria a Vico si distingue a livello nazionale, ricevendo il prestigioso riconoscimento di Comune Riciclone 2025 da parte di Legambiente, nella categoria dei comuni con popolazione compresa tra i 5.000 e i 15.000 abitanti e primo comune "riciclone" della Provincia di Caserta. Un risultato di straordinario valore, frutto di un impegno costante e condiviso tra amministrazione, operatori ambientali e cittadini, che consolida Santa Maria a Vico come esempio virtuoso di gestione sostenibile dei rifiuti, in un territorio spesso complesso dal punto di vista ambientale. Il premio, assegnato nel corso della cerimonia ufficiale tenutasi a Roma, rappresenta un'importante attestazione della qualità della raccolta differenziata e della cultura ecologica diffusa tra la popolazione. Il Sindaco Andrea Pirozzi - si legge nella nota- l’Assessore all’Ambiente Anna Cioffi esprimono grande soddisfazione per questo nuovo traguardo: “Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro quotidiano svolto in sinergia tra l’Ufficio Ambiente, il Responsabile Ing. Roberto Cuzzilla, la società IS.V.EC. S.r.l., gli ispettori e operatori ecologici e soprattutto i cittadini, che con senso civico e responsabilità continuano a dimostrare quanto sia possibile costruire una comunità più pulita, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Approfittiamo di questa lieta notizia per darne un'altra ancor più importante – aggiunge il Sindaco Pirozzi – La Regione Campania ha accolto la nostra richiesta di finanziamento per l'Isola Ecologica, un'infrastruttura di importanza strategica per la nostra comunità che contribuirà al consolidamento del nostro primato di comune virtuoso, esempio per l'Italia intera.” Un premio che appartiene a tutta la città e che conferma, ancora una volta, che anche nella cosiddetta “Terra dei Fuochi” è possibile essere modello di eccellenza ambientale."