Scateni. Cinismo? Forse, ma comunque Napoli ok, 3 a 1 sull'Atalanta


Articolo pubblicato il: 03/04/2022 18:55:06

Dante secondo canto, ‘Inferno’: Qui si parrà la tua nobilitate: il celebre verso della Commedia ben si adatta all’impresa che tocca al Napoli affrontare per accertare se è velleità spavalda o chimera destinata a scontrarsi con la realtà? L’Atalanta di Gasperini gioca un buon calcio, specialmente d’attacco e oggi a Spalletti mancano due terzi del pacchetto difensivo titolare. In avanti - si legge - è un handicap di non poco conto il vuoto provocato dall’ariete Osimhen, il castigo da squalifica. Men che mai da trascurare il clima dello stadio orobico, tristemente noto per ignobili eccessi di razzismo che potrebbero innervosire Koulibaly, Anguissa, Juan Jesus. Una quota cospicua della competitività accreditata agli azzurri è certamente nell’estro geniale di Dries Mertens che a conferma della sua appassionata napoletanità ha dato al piccolo appena nato il nome chiaramente partenopeo di Ciro. Il Milan capolista - continua - ha il vantaggio non trascurabile di conoscere l’esito di Atalanta-Napoli, impegnato stasera nella non difficile sfida casalinga al Bologna. Gasperini deve ancora fare a meno degli indisponibili Toloi ed Ilicic, ma ritrova tra i convocati Duvan Zapata. Hateboer, Kooopmeiners e Boga partono favoriti su Pezzella, Pessina e Muriel. Dall'altra parte - ancora - Spalletti non può contare sugli squalificati Osihmen e Rrahmani oltre agli infortunati Di Lorenzo, Meret, Ounas e Petagna. Il giovane Zanoli e Fabian Ruiz in vantaggio su Malcuit e Zielinski; si va verso il 4-3-3, visto il pieno recupero di Anguissa. Arbitra Di Bello...pronti, via. Minuti di un Napoli addormentato, al rallentatore, abulico, fermo sulle gambe. All’Atalanta non par vero e s’insedia stabilmente nella metà campo degli azzurri, ancora una volta in rosso Armani. Nel settore napoletani di partenopei residenti al Nord. Un paio di pericolose distrazioni di Koulibaly, non più esemplarmente, lo imita Anguissa e il Napoli rischia - si legge ancora. Spalletti non ci sta. Urla, si agita, ma cambia disposizione d’animo al minuto 13, fatale per gli orobici. Mertens si fionda in area di rigore e con un tocco geniale scavalca Musso, che lo atterra. Il Var non può indicare a Di Bello la via del rigore. Insigne implacabile, 1 a 0. Reagisce con furia l’Atalanta, il Napoli controlla e addormenta il gioco. Ci provano Malinovsklyi senza far male e si delinea la giornata super di Lobotka e Mario Rui, che al minuto 33 si vede negare il gol da un grande intervento del portiere argentino. Lobotka compie un’impresa straordinaria. Fuga nelle linee nemiche e finisce steso a terra per un intervento falloso. Punizione. È uno schema programmato? Boh? Batte Insigne e - dice - pesca Politano oltre la linea difensiva degli atalantini. Girata al volo, due a zero, due azioni s’attacco, due gol. Potrebbe finire il tempo sul tre a zero, ma Koulibaly tenta il gol anziché servire Mertens, solo, a pochi passi da Musso. Spogliatoi. Atalanta avanti tutta: Gasperini manda in campo Boga e Miranchuk per Hateboer e Malinovskyi, nerazzurri in assetto di assolto al forte. Zielinski in forma precaria, Mertens poco servito, Insigne con la testa al Toronto e al minuto 57 de Roon, solo in area del Napoli, di testa gira in rete un cross dalla destra di Miranchuk, 2 a 1. Fuori Politano, dentro Elmas e nell’Atalanta dentro Maehle per l’infortunato Djimsiti. Lozano per Insigne, Fabian per Zielinski, a venti minuti dal 90esimo. Il cinismo vincente del Napoli - quindi - si perfeziona al minuto 81. Lozano s’invola sulla destra, evita con un lancio perfetto le intercettazioni di tre difensori e mette l’accorrente Elmas in condizione di concludere con il 3 a 1 il preziosissimo successo degli azzurri. Forza Bologna, stasera, battendo il Milan, regalerebbe al Napoli la vetta della classifica".