SCATENI. Due a tre, missione Napoli fallita al Meazza, meglio l'Inter


Articolo pubblicato il: 21/11/2021 21:42:50

Nell’insidiosa tana dei nerazzurri, fermi a 25 punti in classifica, Spalletti e gli undici protagonisti dei 32 punti che fanno svettare il Napoli in classifica hanno l’arduo ma non proibitivo compito di guadagnare i due o meglio tre punti. Profittando dell’impresa della Fiorentina che ha sconfitto il Milan, gli azzurri sarebbero primi in solitudine. In casa Sky Caressa, capo della redazione sportiva che non fa mistero di empatia chissà da cosa motivata per i potenti club del nord, specialmente per Juventus, richiesto di un pronostico ha risposto “vittoria dell’Inter o seconda ipotesi un pareggio. Di avviso contrario due colleghi di Sky. Inzaghi, conta su un presunto calo di forma degli azzurri evidenziato nelle ultime partite, Spalletti, ex di lusso per aver allenato i nerazzurri dal 2017 al 2019 risponde con l’abituale franchezza che il Napoli è a Milano per vincere.  Interessante il confronto degli score: l’attacco dell’Inter con 29 gol fatti è il più prolifico del campionato, il Napoli con soli 4 gol subìti ha la difesa più ermetica. Il tecnico degli azzurri poi mette le mani avanti per esorcizzare un eventuale esito negativo del match: “Con l’Inter sfida importantissima, ma non decisiva” e il generale condividerebbe questa ovvietà. In attacco gli azzurri devono fare a meno di Politano, e al 50 per cento di Lozano, reduce da 24 ore di volo per rientrare in Italia, ma può contare su Mertens e Ounas, autore di due gol con la sua Nazionale. A Koulibaly è affidata la custodia del pericoloso Lautero, ma non minore attenzione merita la qualità offensiva di Correa, ex laziale che Inzaghi ha portato a Milano. L’augurio è che Spalletti non abbia come obiettivo il pareggio che basterebbe a distanziare il Milan. Duemila i tifosi del Napoli. Insigne compagnia in maglia bianca, Inter in nero completo. Arbitra il romano Valeri. Il primo calcio e dell’Inter. Valeri fa finta di non aver visto un fallo netto su Anguissa, che stava per dar vita a un contropiede ficcante. E invece al decimo per un fallo discutibile di Osimhen cartellino giallo. Comunque il centravanti nigeriano deve tenere a freno la propria irruenza, che gli è già costata una giornata di squalifica. Alleluia, il 17 porta bene agli azzurri. Zielinksi-Insigne-Zielinski, grande conclusione e per Handanovic niente da fare. 1 a 0.  Reagisce con energia la squadra di Inzaghi, il Napoli è fatica a contenere i nerazzurri che attaccano in massa. Koulibaly colpisce con il braccio in area e il Var sentenzia: rigore. Calhanoglu sul dischetto, gol, 1 a 1 al minuto 25. Napoli, sotto choc, costretto a difendere a denti stretti. L’inerzia della partita è dell’Inter, anche il possesso palla con il 63%. Ammonito anche Rrahmani al 35esimo e attenzione...ammoniti i due difensori centrali degli azzurri.  Tre calci d’angolo per i nerazzurri, nessuno per il Napoli. Giallo per Calhanoglu per gioco scorretto su Lozano. Soffre il Napoli e l’Inter passa in vantaggio. Al minuto 44 testa di Peresic, appostato sul primo palo su corner battuto da Calhanoglu, 2 a 1, azzurri in grande difficoltà. E allora nessun dubbio, Spalletti deve trovare l’antidoto all’evidente supremazia dell’Inter. Fin qui sembra aver ragione il Caressa di Sky che ha pronosticato la vittoria dei nerazzurri. Non è un alibi, ma anche l’arbitraggio di Valeri, come dire, desta molta perplessità. Second time, subito pericolosa l’Inter, Ospina devia in angolo su conclusione di Lautaro. Reazione degli azzurri, Skriniar respinge sulla linea di porta una conclusione degli azzurri. Riscaldamento per Mertens ed Elmas a bordo campo, cambi in vista anche per Inzaghi. Infortunio a un occhio per Osimhen per lo scontro con Skrinier, il nigeriano esce dal terreno di gioco sostituito da Petagna. Purtroppo i guai non arrivano mai da soli. Minuto 55: a conclusione del più classico contropiede Lautaro al minuto 61, lanciato da Correa, trova il gol del 3 a 1, profittando degli spazi ampi regalati dal Napoli in fase di spinta offensiva. Dzeco per Correa, Vidal per Cahlanoglu. Smentita l’impenetrabilità difensiva degli azzurri. Non c’è cambio della dinamica di gioco degli azzurri, ovvero la situazione base per tentare di rimontare l’uno a tre. Giallo per Vidal, brutto fallo su Koulibaly. Andante senza brio del Napoli. Fuori Lozano dentro Elmas, esce Insigne entra Mertens, esce Barella entra Di Marco, fuori Lautaro entra Gagliardini: Inter iper difensiva, Inzaghi si cautela, forte del doppio vantaggio. Il tempo vola, non ci sono segnali di svolta favorevole agli azzurri, ma…sorpresa delle sorprese, Mertens recupera un pallone e infila Handanovic. 3 a 2 al 78esimo. Domanda: perché Dries-Ciro non dal primo minuto? Scontro Ospina-Dzec, tutti e due con la testa fasciata. Zielinski non s’avvede della posizione ideale di Anguissa e non lo serve…peccato.  Spalletti è chiamato a riflettere sulla condizione tecnica e mentale degli azzurri, che da un paio di partite a questa parte non sono competitivi come è necessario per rimanere a lungo in vetta alla classica. Peresic, migliore in campo in panchina, entra Satriano. La traversa respinge una conclusione di testa, in tuffo, di Mario Rui. Devia miracolosamente Handanovic. Iella. Mertens fallisce la grande occasione per il 3 a 3. Spara a lato un pallone da poggiare in rete. Morale della favola che proprio favola non è stata? Napoli fermato a 32 punti in classifica, in compagnia del Milan. Pazienza.