SCATENI/"Fire": Trump preme il bottone rosso, fuoco sulla Siria


Articolo pubblicato il: 14/04/2018 16:04:18

“Fire”: Trump preme il bottone rosso, “fuoco” sulla Siria

Si può credere alla triade Trump.May, Macron: “Assad detiene armi chimiche e le ha usate contro la popolazione civile”. Resta un dubbio. Perché contro vittime innocenti e non su postazioni militari nemiche?

Si può credere al sospetto enunciato da Mosca su un falso e cioè su una messinscena ordita dai servizi segreti britannici per legittimare la tesi dell’uso di gas nervino su uomini, donne e bambini, filmati mentre si bagnano per liberarsi del veleno chimico?

Tutto è possibile. Certa è la verità dell’attacco americano all’Iraq di Saddam Hussein, responsabile secondo Bush di stipare armi chimiche in arsenali nascosti. Inviati dell’Onu passarono al setaccio l’intero territorio iracheno senza trovarne traccia. L’America ordinò comunque di proseguire l’operazione militare, che destituì Saddam Hussein e poi lo fece impiccare. La denuncia di Mosca, appena dopo il raid aereo sulla Siria di questa notte, sostenuto dai missili lanciati dalle navi americane, ricorda quanto accadde in Iraq. Colin Powell, nel solenne consesso delle Nazioni Unite, esibì una fialetta contenente polvere bianca spacciata per sostanza tossica e giustificò l’attacco americano all’Iraq. Un falso.

Sta di fatto che Trump ha cancellato la sovranità dell’Onu, ignora la prevedibile opposizione all’intervento di Mosca e impone a Francia e Gran Bretagna di assecondarlo in una vera e propria azione di guerra, in chiara contraddizione con l’annuncio dell’imminente ritiro delle truppe americane dalla Siria.

Cosa spinge Macron e la May a obbedire allo schiocco di dita di Trump che ha dato il via al raid? Forse la spartizione della Siria, di quanto rimane dopo la devastazione di otto anni di guerra. Forse le mani sul petrolio, su un’area strategica del Medio Oriente? E’ possibile immaginare che Macron (ha detto “ho le prove dell’uso di armi chimiche, ma non le rivelo”, ritenga di compensare con questa prova di orgoglioso decisionismo il calo di consensi di cui è consapevole? E’ probabile. A quale livello di subordinazione al potente alleato Trump si deve l’adesione di Theresa May alle prese con la guerra fredda a colpi di espulsioni di diplomatici con Mosca?

Fake News? Il Cremlino avverte: abbiamo filmati che smentiscono chi denuncia l’uso di armi chimiche in Siria e imputa al Regno Unito l’allestimento di un falso. Dicono i russi di aver prove certe che l’attacco chimico di Douma è stato organizzato dai servizi speciali inglesi, provocazione dei “cosiddetti Caschi bianchi” sotto pressione da Londra, per affrettare il tempi del falso attacco chimico.

Nessuno finora si è posto due domande improntate alla logica: perché l’ora ics dell’attacco non è stata rinviata a un minuto dopo l’ispezione degli inviati dell’Onu con il mandato di scoprire tracce di armi chimiche e perché Trump, la May e Macorn assicurano all’unanimità di non voler sovvertire il regime di Assad se lo ritengono responsabile dell’uso di gas nervino. Quale sottile o macro differenza con le ragioni addotte per l’attacco all’Iraq di Saddam Hussein? E anche questo è il mondo.

Luciano Scateni