SCATENI. Il Napoli di Insigne batte il Bologna: 3 a 1


Articolo pubblicato il: 08/03/2021 11:03:46

Il Napoli di Insigne batte il Bologna: 3 a 1

Da un mese circa a questa parte ogni appuntamento degli azzurri con il campionato (e con l’Europa, fino2 a 1 di Napoli-Granada) ha ispirato il titolo di ‘ultima spiaggia’, di ultimatum, estremi per capire se il problema di un’evidente discontinuità degli azzurri sia da imputare a ridotto impegno collettivo, al numero seriale di infortuni, a limiti della cabina di regia.  Di tutto un po’: da capitano vero, cioè investito di autorevolezza istituzionale, dopo il rabberciato pareggio con il Sassuolo, Insigne ha esternato rabbia (in stile Zingaretti), da tempo repressa, per il deficit di determinazione, impegno e grinta della squadra. Meno esplicita, ma diritta al sodo, è stata la censura per il non gioco, la vulnerabilità difensiva, l’inconsistenza offensiva priva di concretezza. In dimensioni analoghe ha provocato scompensi del collettivo il forfeit di elementi organici alla compattezza, all’affiatamento, alla qualità d’insieme della squadra: troppi infortuni, molteplici i casi di clausura da contagio Covid. Ma poi, si chiedono gli scontenti, cosa c’è di Gattuso nel modulo di gioco del Napoli, è visibile il riscontro tra la preparazione specifica delle partite, in funzione delle caratteristiche di ogni avversaria? Qual è la personalità degli azzurri? Da dettagli considerati marginali si possono trarre convincimenti interessanti. Per esempio: Gattuso, probabilmente a ragione, pretende da Meret di avviare il gioco fornendo il pallone ai propri difensori, anziché rinviarlo con lanci oltre la metà campo, che favoriscono le difese avversarie, ma il giovane portiere del Napoli non ha piedi buoni e per abituale incertezze, consente quasi sempre agli attaccanti della formazione ‘nemica’, oramai sgamati, di mettere in seria difficoltà i compagni di reparto.  È ancora verosimile andare con ottimismo a caccia del quarto posto in classica, per accedere alla prossima edizione della Champion’s?  Per lo stato attuale di salute fisica e mentale degli azzurri l’obiettivo sembra di ardua probabilità e il test di questa sera con il Bologna dell’ardimentoso Mihajlovic potrebbe non essere determinante, ma utile lo è. Il Napoli non gradisce il confronto con squadre di modesta classifica, che hanno imparato la collaudata strategia di opporsi agli azzurri con una difesa a maglie strettissime e appena possibile, fulminei contropiedi. Scontata la squalifica subita per una banale intemperanza da frustrazione, Koulibaly proverà a registrare la difesa, senza trascurare le sortite in avanti che danno profondità all’offensiva delle punte. Out Bakayoko, ultimo azzurro acciaccato, è di nuovo arruolabile Osimhen (ma full time, dopo la grande paura per lo svenimento che lo ha messo ko per una testata?). Ghoulam, terzino di sinistra, prima di tutto perché si propone sulla fascia sinistra con considerevole efficacia, ma anche perché tra Mario Rui e Gattuso non c’è reciproca empatia e come a suo tempo Ringhio lo ha spedito nello spogliatoio anzitempo, ad allenamento in corso, per contestargli lo scarso impegno nel lavoro di preparazione. Allora, vediamo se la squadra risponderà con un salutare “obbedisco” alla strigliata del suo capitano. Una ragione di rammarico: dover fare a meno dello straordinario ‘puntero’ Lozano, che forse ha pagato il sacrificio di rimanere in campo, su richiesta di Gattuso, con la menomazione di uno stiramento in atto. Un teorico vantaggio degli azzurri è non essere iù impegnati sul doppio fronte campionato-Europa, ma il campionato propone tre micidiali incontri con Milan, Juventus e Roma in pochi giorni cono. Arbitra il padovano Chiffi… pronti, via. Fabian al quinto ruba un pallone vagante e si proietta a rete. Contrato, guadagna un corner, senza esito. Sul fronte opposto cross di Palacio per Svanberg, tiro al volo a lato. All’ottavo grande azione corale degli azzurri e Insigne, dal limite dell’area di rigore, non perdona.  Pallone nell’angolo alla destra di Skorupski ed è 1 a 0.  Partenza con quinta innestata degli azzurri e inizio eccellente per Di Lorenzo sulla fascia destra.  Concreto il Napoli di questi primi 15 minuti. Problemi per Ghoulam costretto a uscire e il Bologna approfitta per trovare un gran tiro, che al 20esimo colpisce in pieno il palo.  Entra Hysaj. La maledizione degli infortuni per gli azzurri sembra non avere fine. Anche Zielinski non è fisicamente al massimo. Zoppica leggermente, ma rimane in campo, mentre si riscaldano Elmas e Lobotka. Più Bologna in questi minuti. Al minuto 25 grande conclusione di Insigne e grande risposta del portiere felsineo. Un quasi miracolo. Su conclusione di testa di Palacio il guizzo miracoloso è di Ospina. Il Napoli arretra davvero troppo il suo baricentro. Rilassamento pericoloso. Gioca niente male la squadra di Mihajlovic. Politano, lanciato alla perfezione da Demme, con il destro, che non è il suo piede preferito, manda a lato un tiro debole, inoffensivo, da posizione vantaggiosissima. Insigne è preziosissimo in ogni zona del campo. Quanti chilometri nei 90 minuti? Un’infinità.  Dodici minuti al 45esimo. Gol del trentanovenne Palacio, però in fuori gioco, ma attenzione alle folate offensive dei rossoblu.  Pochi secondi all’intervallo e tutti negli spogliatoi. Tocca al Napoli operare con la concretezza indispensabile per mettere il risultato al sicuro. Il Bologna ha finora ben impressionato per il suo gioco prudente, ma non rinunciatario, anzi. Nei 15 minuti del riposo riscaldamento accelerato di Osimhen, che per il momento ha un’autonomia di gioco limitata a causa di una lunga assenza.  Si ricomincia con le formazioni del primo tempo. Un paperissima di Ospiana in fase di rinvio consente a Palacio di segnare, ma con fallo, perché il portiere azzurro non aveva ancora lasciato il pallone. Hysaj in percussione a tutto campo prova a concludere, anziché servire Zielinski in buonissima posizione. Poi angolo per gli azzurri al 51esimo e di testa Di Lorenzo manda il pallone oltre la traversa. Entra Osimhen per Mertens (non proprio entusiasta della decisione), al minuto 53. Più Bologna dall’inizio della ripresa, Mihajlovic manda in campo Dominguez per Poli. Osimhen si produce in un paio di incursioni a grande velocità. È la sua qualità di fondo.  Dentro Barrow, attaccante puro, per Sansone, ma si presenta Osimhen, lanciato nello spazio a lui congeniale.  Brucia l’intera difesa felsinea e segna un gran gol al minuto 65 su lancio di Insigne. Due minuto dopo lo stesso Osimhen,  si mangia un gol facile, facile su assist del solito Insigne, protagonista di una partita perfetta. Era molto più semplice segnare che sbagliare. Poi un altro errore del nigeriano, che anziché lanciare Insigne, libero da marcature, tenta un tiro impossibile da trenta metri. Primo angolo per il Bologna al 71esimo. Senza esito. Solito pasticcio difensivo del Napoli al minuto 73. Palacio, senza marcatura serve Soriano, senza marcatura, ed è 1 a 2. Partita riaperta?  Al minuto 73, Insigne trova il 3 a 1 con un’azione individuale e un tiro angolatissimo dalla grande distanza. Doppietta del capitano. Mario Rui ed Elmas per Insigne a Zielinski questi i cambi di Gattuso. Il tecnico del Bologna risponde con la sostituzione di mezza squadra. Politano vola per oltre cinquanta metri, grande tiro e risposta straordinaria di Skorupski al minuto 82.   5 minuti al 90esimo, quelli del recupero. Mario Rui, fallo al minuto 93, batte Orsolini e Ospina si salva in angolo.  Ultimi secondi e triplice fischio di Chiffi. Napoli a tre punti dalla zona champions e la partita con la Juve da recuperare. Note liete: Un immenso Insigne, la conferma che con Osimhen al top della forma il Napoli avrà di che guadagnare in pericolosità, ma anche la prova complessivamente positiva degli azzurri. Bene così.