SCATENI/"Matteo...Matteo...clap, clap!


Articolo pubblicato il: 02/09/2018 18:50:46

Applausi, al grido “Matteo, sei il nostro dio”, alle 60 assenze dal Viminale del “Ce l’ho duro” ministro dell’Interno, al suo girovagare per comizi e feste leghiste nei tre mesi deve post incarico di governo. Applausi in assonanza con l’entusiasmo di chi ha goduto il privilegio di assistere alle spettacolari esibizioni dei “globetrotters”, funamboli del basket, giramondo pagati per divertire con performance atletiche e di pura tecnica. Applausi alle 60 assenze dal Viminale del “Ce l’ho duro” ministro dell’Interno, il suo girovagare per comizi e feste leghiste estranee al mandato di vice premier e titolare di un dicastero a cui spettano decisioni rapide e fulminee, possibili solo dalle stanze del Viminale, ma prese con messaggi via cellulare impartiti allo staff. I fan del leghista di Pontida assolvono per devozione i 60 “filoni” del loro idolo (così chiamavano da ragazzi il marinare la scuola) che un diligente statistico ha catalogato con scrupolosa precisone. Il Ce l’ho duro ha totalizzato in tre mesi 60 esodi dal ruolo di ministro per comizi (conflitto di interessi con il ruolo istituzionale) feste di partito e bagni di folla. La conclusione è avvenuta in val padana dove in coerenza con la recrudescenza di conati fascistoidi, ha esternato una nuova minaccia alla democrazia: “Più mi indagano, più ho voglia di ripulire questo Paese”, E come? Con olio di ricino, arresti e deportazioni? Gli attacchi alla magistratura e ai media non leghisti esemplificano con grande chiarezza cosa ci prepara il “Ce l’ho duro”.

Per ricostruire l’allegra estate di Salvini, anche noto come “il piccolo Orbàn, è utile mettere in fila i post in rete che lo ritraggono a brindare sorridente con i fan da Nord a Sud (anche con le tragedie in corso del ponte di Genova e dell’esplosione del tir sull’autostrada di Bologna): trasferte molto più a nord che a sud (lo annotino sui loro diari i meridionali salviniani), nella misura di 19 feste di partito al centro nord e 4 al centro sud. I periodici patinati del gossip lo hanno immortalato mentre cavalca una moto d’acqua, a petto in fuori in una piscina, nell’atto di lanciare in mare la lenza di una canna da pesca, intento ad assaporare gli agi dei Vip. Sono 15 le feste di piazza nei due mesi di Luglio e Agosto, tanti i “presente” ad eventi sportivi, estranei al suo ambito istituzionale, ventitré le iniziative elettorali, frequenti i blitz nelle sagre nei mercatini rionali, la partecipazione a eventi sportivi, le inaugurazioni, i selfie con sorriso a tutti i denti, anche una la fuga dal ministero per presenziare alla consegna di un premio alla compagna Isoardi (a proposito, glielo avrebbero assegnato se non fosse la donna di Salvini?).

Appena a ridosso del Ferragosto i funerali dei morti per il crollo del ponte Morandi di Genova. Il ministro rinvia di sole dodici ore il pranzo con oltre seicento ospiti, non il dibattito in Versilia e la cena a casa Bocelli.

Chi ha pagato l’estate da globetrotter del Ce l’ho duro, se Giorgetti, suo esperto di economia, lamenta che la Lega, fosse confermata la sentenza sulla restituzione di 49 milioni euro versati nelle sue casse e spariti, rischierebbe il crac finanziario?

Anche questo è l’inconsistente governo Lega-5Stelle  

Luciano Scateni.