SCATENI. Napoli: non oltre il pari. Primo parziale stop, 0-0 a Roma


Articolo pubblicato il: 24/10/2021 23:34:02

Scorie di un lontano testa a testa per nulla pacifico raccontano la probabilità che al ‘grazie Roma’ di Venditti si sovrappongano mugugni e fischi dei tifosi giallorossi diretti a Spalletti, un ex di lusso, protagonista di scambi non proprio amichevoli con super Totti. Le previsioni sull’esito di Roma-Napoli sono altro, per il difficile esercizio di miscelare valori assoluti delle due squadre a fattori emotivi, con esito imprevedibile dei derby, come questo   del centrosud. Le motivazioni per immaginare le scintille di un match molto particolare ci sono tutte: i giallorossi devono al loro pubblico un impegno molto speciale per farsi perdonare l’umiliazione dell’uno a sei subito in Norvegia, davvero inspiegabile, quasi da sottoporre al giudizio della psicanalisi, per capire il perché dell’atteggiamento passivo della squadra che Mourinho, in vista dello scontro con la capolista, ha mandato in campo con molti panchinari.  Agli azzurri è richiesto di mostrare sul campo di un’avversaria forte e allenata da un mago che le prime otto vittore in campionato non sono state agevolate dalla qualità non eccelsa delle avversarie. Spalletti accantona la teoria dell’integrazione tra squadra titolare con le seconde linee e si affida al meglio dell’organico.  L’augurio di chi ama il bel calcio è che sui tatticismi per ottenere i tre punti prevalga lo spettacolo. Per rimanere primo della classe il Napoli deve centrare l’obiettivo della nona vittoria e scavalcare un Milan tutt’altro che irresistibile, che nell’anticipo di ieri ha portato via i tre punti da Bologna (felsinei menomati, costretti a contrastare i rossoneri in nove contro undici per una doppia dubbia espulsione !!!). Arbitra Massa, Di Bello al Var e ovvia, febbrile attesa dei tifosi napoletani per il fantastico Osimhen, le magie di Insigne, la diga Koulibaly. Se ne vanno senza emozionare i primi 45 del ‘Derby del sole’, con pochi, non pericolosi tentativi di sbloccare il risultato. Una rapida riflessione: ma questa è la Roma dell’1 a 6 beccato in Norvegia? Mourinho, come sempre con i nervi tesi ingabbia il centrocampo degli azzurri con marcature asfissianti su Fabian e Zielinski. Gioco equilibrato, poco spettacolo sui due fronti, 56% il possesso palla degli azzurri, 44 della Roma, 4 a 2 i calci d’angolo a favore dei giallorossi e un motivo di perplessità sull’imparzialità dell’arbitro Massa. Abraham, già ammonito, colpisce Zielinski al volto, fallo da ammonizione, su cui sorvola. Niente rosso per il centravanti della Roma. L’unico vero pericolo è firmato proprio dal nigeriano in giallorosso che solo in area di rigore spedisce sul fondo. Finora concretezza zero degli azzurri e Osimhen pescato due o tre volte in fuori gioco. Poca precisione dei napoletani nel giro palla, difficoltà ad affondare i colpi, quasi nulla la capacità di percussione verticale. In riscaldamento Elmas, Lozano e Mertens. Interessante il duello Zaniolo Mario Rui, dura la marcatura di Mancini su Osimhen. L’auspicio è che come in altre circostanze il secondo tempo sia appannaggio del Napoli dopo un tempo senza acuti. Per qualche minuto solo azzurro in campo. Occhio al signor Massa che non si propone come dovrebbe con imparzialità e sembra danneggiare Insigne e compagni, anche se non clamorosamente. Ci risiamo, si ripropone il problema dei club ricchi che gli arbitri giudicano con benevolenza. Rrahmani infortunato, ma per fortuna non subisce conseguenze. Diventano protagonisti Fabian e Zielinski, ma per poco, Osimhen coglie il palo e Mario Rui non ribatte in rete da posizione ideale. Roma in calo, El Sharawy per Mkhitaryan, squadra giallorossa teoricamente più offensivista. Lozano per Politano ed Elmas per Zielinski, in forma precaria. Pericoloso Pellegrini su punizione. Grande la partita di Anguissa, Osimhen ben marcato dai centrali della Roma. Muro difensivo dei giallorossi e ricerca di veloci ripartenze. Coro contro Spalletti del tifo di casa. 15 minuti al 90esimo. Attacca la squadra di Mourinho. Mertens pronto a entrare. Espulso Mourinho e non è la prima volta per l’intemperante tecnico giallorosso. Entra Mertens per Insigne. Tardi? Sì tardi. Segna Osimhen, ma ancora in fuori gioco, gol annullato. Succede poco, anzi niente nei 5 minuti di over time: 0 a 0 al 95esimo, un solo punto del Napoli che appaia il Milan sulla vetta della classifica. Sembra aver ragione chi, pur entusiasta per la sequenza positiva degli azzurri in campionato, ha chiesto di verificare lo stato di grazia degli azzurri chiamati a sfide impegnative come stasera contro una Roma assetata di rivincita dopo il disastro in Europa. 

Luciano Scateni