Scateni. Salerno ringrazia. Napoli 3, Genoa 0


Articolo pubblicato il: 15/05/2022 17:21:24

Quando spira forte il libeccio si piegano gli alberi, cadono pezzi di calcinaccio e in mare è a rischio affrontare le onde alte e disordinate. Barche di piccolo cabotaggio rischiano di ribaltarsi. Il Napoli di De Laurentiis-Spalletti, nel pieno della tempesta, non affonda ma arranca in precario galleggiamento. Si affaccia all’orizzonte degli azzurri l’ipotesi frequente nel mondo del pallone, del the end di un lungo ciclo. È anche il caso del presidente cinematografaro della fase discendente di un percorso iniziato coraggiosamente con la società in pieno fallimento finanziario e sportivo? Molta acqua è passata sotto i ponti della sua presidenza, nel bene e nel male. Da 6 in condotta i giri di valzer che hanno fatto terra bruciata di tecnici del calibro di Benitez, Sarri, Ancelotti, Gattuso. Da dimenticare le operazioni di mercato e solo per citarne un paio dei ‘licenziati’ Jorginho, Zapata. Ora con buie conseguenze, la proposta al miglior offerente di Ghoulam, Ospina, Koulibaly, Fabian, Mertens, che si sommerebbero al doloroso esodo di Insigne, emigrato per il rifiuto di riconoscergli un contratto pari al suo valore. ... La partita di questo pomeriggio quasi estivo, il via tra qualche secondo, racconterà il prevalere della vis agonistica del Genoa, a forte rischio retrocessione o l’onestà sportiva degli azzurri che con la vittoria potrebbero favorire la ‘missione possibile’ della permanenza in serie A della Salernitana.  Gran parte dei tifosi convenuti nello stadio ex San Paolo, sono probabilmente motivati da un grazie riconoscente al napoletanissimo Insigne, che ha le valigie pronte, direzione Toronto. Applausi, dunque, che potrebbero compensare fischi, e recenti slogan di protesta, applausi che siano di stimolo per un inedito progetto di futuro, nel contesto di uno sport purtroppo dominato dal dio denaro di emiri, nababbi americani e prospettive discriminanti di mini campionati d’élite, riservati al calcio miliardario. Arbitra Fabbri. In breve la cronaca di quest’ultimo impegno casalingo degli azzurri, contro una squadra che definire modesta è un complimento non sincero, destinata a finire nel campionato minore. Su tutto l’addio a Lorenzo Insigne, visibilmente commosso. Caldo quasi estivo sul verde del campo, con il manto erboso in condizioni perfette. Vicino al gol il Genoa, traversa colpita da Yeboah servito da Amiri, al 13esimo. Rossoblu di Blessin intraprendenti. Tre corner per gli azzurri al 18esimo, li batte Insigne, nessun pericolo per Sirigu. Pausa acqua per combattere il caldo e siamo ancora a metà maggio. Pericolo siccità per la prossima estate. Frendrup per Badelj: problemi muscolari. Molto poco da raccontare in questi primi 25 minuti. Ci prova Insigne al minuto 28, il pallone sfiora la traversa. È compito di Osimhen sbloccare il risultato. Al minuto 32 vola alto e devia di testa al minuto un cross perfetto dalla destra di Di Lorenzo. Gol numero 14 in campionato. Genoa, questo sconosciuto. Il gol subìto è come un gancio al mento, solo Napoli dal momento del gol. Buon Napoli, mah? Con questo Genoa mancava anche che il Napoli faticasse ad averne ragione. Hernani per Hefti, Ekuban per Portanova. Fallo di mani di Hernani su cross deviato di testa da Di Lorenzo. Rigore. Insigne dal dischetto, palo, ta pin del capitano, due a zero. No, il rigore va ripetuto per l’ingresso di Di Lorenzo in area di rigore prima del tiro. Insigne replica l’esecuzione e al 68esimo è due a zero. Il capitano supera Hamsik per gol segnati, pochi meno di Mertens. Valzer di cambi: Ghoulam per Mario Rui, Lobotka per Fabian, Zielinski per Mertens.  Nel Genoa, Destro per Gudmundsson, Melegoni per Galdemes. Appena entrato Lobotka parte dal centro campo, si libera dei difensori e dal limite dell’area di rigore, con un gran tiro trova il terzo gol. Prima rete dello slovacco in serie A. Minuto 81. Demme per Anguissa. Per offrire la standing ovation ad Insigne entra Elmas. Abbracci e baci del capitano con tutta la panchina. The end, gioiscono i cugini della Salernitana.