SCATENI. Un tempo non basta al Napoli, 1 a 2 con lo Spartak


Articolo pubblicato il: 26/11/2021 00:42:06

Un tempo non basta al Napoli, 1 a 2 con lo Spartak

Otkrytie Arena, Spartak Mosca-Napoli, quinta giornata del girone C di Europa League. L’appello di Spalletti: “Insigne, Osimhen, Anguissa, Demme, Politano, Ounas, Zanoli”: “Assente, assente, assente…”. Al tecnico toscano, comunque ottimista, la trasferta nella patria di Putin propone il fortte ‘disagio’ per le numerose defezioni dovute a infortuni, al Covid e la conseguenza di minime possibilità di cambi in corsa. In attacco la sola alternativa alla formazione abituale di partenza è Mertens, che tra l’altro non si spiega perché non entri ancora in campo dal via del match. Forse per dare la possibilità a Lozano di mettersi in mostra e far lievitare la sua quotazione di mercato (nei giorni scorsi il messicano ha detto di volersi traferire, per giocare con una squadra di qualità superiore a quella del Napoli!). Ma oggi “Ciro” è nella formazione in partenza al posto di Fabian. Dubbi sulla posizione di Zielinski, prezioso in appoggio alle punte per le sue incursioni e oggi costretto ad arretrare per l’assenza di Anguissa e Demme. Per la certezza del Napoli di superare il turno la condizione è la vittoria di questo tardo e freddo pomeriggio russo, per non rischiare nell’ultima giornata delle qualificazioni. C’è poi da risparmiare energie per la delicata sfida di domenica alla Lazio di Sarri, ma come, considerata la pochezza della panchina?  Rui Vitoria, reduce da una nuova sconfitta in campionato, prova a salvarsi dall’esonero. Deve fare a meno degli infortunati Ponce, Zobnin ed Hendrix, ma in chiave di motivazioni può contare sulla vittoria pere 3 a 2 conquistata a Napoli nella partita di andata. In attacco attenzione speciale alle qualità di Quincy Promes autore di due gol al Maradona Stadio. Nevica: che contrasto con la recente estate napoletana di San Martino. Difficoltà supplementare per gli azzurri. Russi con i guanti è tutto dire. Arbitra il francese Turpin. Il primo calcio è del Napoli…Ahi, ahi, ahi. Al primo minuto Lobotka atterra in area Promes, è rigore. Impeccabile Sobolev, uno a zero. Cominciare così è davvero un bel problema! Strana dicotomia dello Spartak: in campionato perde con regolarità, in Europa si trasforma in squadra vincente. Occasionissime per il Napoli al 15esimo e un minuto dopo. Cross di Lozano teso, Mertens e Petagna non agganciano, soli in area. Subito dopo azione travolgente di Elmas e miracolo di Selikhov, che toglie il pallone dalla porta e racconterà questa parata ai nipoti. Reagisce bene il Napoli, ma lo Spartak in avanti è pericoloso. Il portiere russo ha deciso di contrastare da solo il Napoli e si oppone a una conclusione da gol di Zielinski al minuto 25. Koulibaly al minuto 28 perde un duello aereo con Sobolev, che di testa mette alle spalle di Meret il cross di Moses, 2 a 0. Napoli in affanno, difesa vulnerabile. Mertens incita i compagni, a non abbattersi, a reagire, Petagna scuote significativamente la testa, lo Spartak continua a far paura e il primo tempo si avvia alla conclusione. Tre di recupero, ma non servono agli azzurri. Spogliatoi e la sgradevole sensazione di superiorità dello Spartak.  La temperatura? Meno uno e neve copiosa. Non è una buona notizia per gli azzurri, non avvezzi a queste condizioni climatiche. Subito pericolosi i russi al via della ripresa, ma anche il Napoli è aggressivo. Al 51esimo segna Di Lorenzo, ma in fuori gioco, Il Var purtroppo conferma. Attaccano gli azzurri, spingono con continuità. Solo Napoli in questo avvio di secondo tempo. Bene Lobotka finora, assedio degli azzurri, tutto lo Spartak a difendere il 2 a 0. Al 64 grande incursione di Mario Rui, assist perfetto di Petagna per la testa di Elmas ed è il sacrosanto gol dell’1 a 2. Perché due facce del Napoli tra primo e secondo tempo? La domanda è per Spalletti.  È un buon Napoli adesso e la neve fa meno la differenza. Anzi non ne fa. I russi si limitano a fare muro contro gli attacchi del Napoli. Ora nevica come gli dei del cielo non riescono a contenerla. Visibilità ridotta, attraverso la cortina dei fiocchi che vengono giù copiosi. Al 79esimo fuori Lobotka, dentro Rrhamani (???). Scelta inspiegabile, un difensore nel momento in cui è urgente attaccare in massa.  Continua l’assedio degli azzurri, lo Spartak fa muro e guadagna secondi simulando fantasiosi infortuni e uscite dal campo al rallentatore. Protesta Spalletti e ha ragione. L’arbitro l’ammonisce. Sobolev, dopo un normale contrasto rimane esamine a terra per guadagnare altri secondi, in nome della ‘sportività’. Di nuovo Selikhov salva miracolosamente la sua porta su conclusione ravvicinata del solito Elmas. Cinque minuti di over time. Esce Promes e con alto senso dell’etica impiega una vita a lasciare il campo. La scorrettezza paga perché lo Spartak arriva al fischio finale con il 2 a 1 che lo sforzo del Napoli del secondo tempo purtroppo non è bastato. Qualificazione ai mondiali rinviata all’ultima partita per il Napoli.

Luciano Scateni