SCATENI. Una triste domenica: 0 a 1 con l'Empoli






Articolo pubblicato il: 12/12/2021 20:52:19

È scommessa da vincere, nessun dubbio: Spalletti, in puro stile di esperto tecnico del calcio conclude il rituale dell’intervista pre-partita con la frase stereotipa “È squadra difficile (stasera si tratta dell’Empoli, 23 punti!), rivelazione del campionato”. Mani avanti, non si sa mai. In caso di risultato sfavorevole (dita incrociate, non succederà) sarebbe utile l’alibi di aver incontrato una formazione che pur distante dal vertice della classifica è un osso duro da rodere. Se poi il signor Marinelli si rendesse colpevole di decisioni arbitrali negative per gli azzurri sarebbe più facile motivare la mancata vittoria. Nel confortare chi dei suoi giocatori non fa parte della formazione titolare Spalletti ha ripreso la proposta del presidente di abolire l’intervallo tra un tempo e l’altro e di consentire molti più cambi dei cinque già possibili. “Visto”, sottolinea Spalletti con riferimento alle ultime gare con l’organico dimezzato “c’è spazio e gloria per tutti” (se tutti danno il massimo e comunque in tempi di emergenza, ndr). Intanto per il bene della squadra e con la mente già all’impresa di vincere la super sfida con il Milan si comincia a sfollare l’infermeria che purtroppo sarà ancora per non poco tempo il luogo dove curare gli acciacchi di Osimhen e Koulibaly. Il Milan, che non sembra irresistibile, con il pari acciuffato a Udine in zona Cesarini ha invita il Napoli ad agganciarlo in classifica e ha gufare per un poco probabile explòit del Cagliari stasera a San Siro. Intanto l’Atalanta che ha vinto con il Verona ed è in vetta alla classifica in attesa degli incontri del Napoli. Mertens rileva il Petagna di Napoli-Leicester, in campo anche Lozano, nonostante il dente retto giovedì scorso e il folletto Ounas, 22 anni e grande chance di diventare un big. Manolas si rifugia di nuovo in panchina, al riparo da coinvolgimenti di gioco, che interferirebbero con il sogno patriottico di tornare nella sua Grecia. Spalletti, 500esima panchina in carriera se ne sta in tribuna, in castigo da squalifica deve guidare gli azzurri via smartphone e frequenti msm con Domenichini, suo vice a bordo campo. Arbitra il giovane Marinelli, laziale di Tivoli.  Ci risiamo: al 20esimo Zielinski ha un problema respiratorio. Esce dal campo e va direttamente negli spogliatoi. La iella continua a infierire sul Napoli. Dopo due minuti entra Insigne. Al 24esimo la prima grande emozione si deve ad Elmas che colpisce la traversa a portiere battuto con tiro a giro da fuori area (ennesimo legno colpito dagli azzurri). Possesso palla al 50%. Difende bene l’Empoli e il reparto offensivo degli azzurri non ha vita facile. Dai toscani nessun pericolo per Ospina, ma neppure timidezza. Anzi, toscani a tratti molto intraprendenti. Con il passare dei minuti il Napoli sembra in difficoltà, pressato a tutto campo dagli uomini di Andreazzoli. Grande dinamismo, velocità e possesso palla. Niente male la prestazione dell’ex Luperto e del giovane irpino Parisi, che interessa e parecchio al Napoli, a giusta ragione. Che dire, come in altre circostanze è il Napoli dai due volti. Un tempo alla grande (non questo) e uno in sordina? 40esimo: azzurri vicini al gol con Rrahmani in versione offensiva, cross intercettato da Vicario altrimenti destinato a Lozano solo a due passi dalla porta. Nel finale più Napoli, con Lozano e Insigne, un suo tiro a giro finisce a lato. Spogliatoi. Forse aveva ragione Spalletti a giudicare tutt’altro che agevole affrontare l’Empoli e però con squadre di media grandezza non è consentito stentare. Sembra partire in quarta il Napoli, secondo copione, ma è fuoco di paglia. Subito due corner, ma senza esito. Conclusione di Mertens, mano di Luperto (perfetta la sua prestazione), ma con le braccia vicine al corpo.  Poi è pericoloso l’Empoli per un’incursione di Cutrone. Riscaldamento di Petagna, Anguissa e Politano. Pressante il gioco degli azzurri, prologo del gol? Ounas, il più incisivo del Napoli. Grande azione e purtroppo conclusione imperfetta. Segna il Napoli, ma il guardalinee segnala il fuori gioco di Juan Jesus. Escono Mertens, Demme e Lozano, dentro Petagna, il camerunense Aguissa e Politano. Nell’Empoli fuori Henderson, Stulac e Bajrami per Ricci, Di Francesco e Haas. Empoli più offensivo. È quasi assedio degli azzurri. Angolo per l’Empoli carambola in area, deviazione di Anguissa e Cutrone in elevazione colpisce con la nuca. Minuto 70, 1 a 0 Empoli. Due minuti dopo palo di Petagna (record: ma quanti ne ha colpiti il Napoli?). Bandinelli per Zurkowski infortunato. Viti per Luperto. Malcuit per Elmas infortunato, altra vittima della iettatura? Extra time di 6 minuti e il the end. Qui comincia la disavventura del Napoli che con questa sconfitta conosce il disagio della rincorsa alla vetta della classifica.     

Luciano Scateni