VIDEO. NAPOLI. Il presidente della Camera Roberto Fico in visita a Capodimonte






Articolo pubblicato il: 21/01/2019 18:41:46

PUBBLICHIAMO IL POST FACEBOOK DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA ROBERTO FICO:

"Capodimonte è un luogo - si legge nel post - straordinario. Sono felice di aver potuto visitare questa mattina il Real Bosco e il Museo, che custodisce tesori eccezionali. Tante le iniziative in - si legge nel post -corso e tanti i progetti in cantiere. Valorizzare il nostro patrimonio artistico è fondamentale. Cultura e arte sono settori su cui investire sempre per crescere come Paese e - conclude il post - comunità".

 

PUBBLICHIAMO IL TESTO DEL COMUNICATO STAMPA GIUNTO IN REDAZIONE:

“Capodimonte è un luogo straordinario, unico in Italia e in Europa. Sono felice di aver potuto visitare questa mattina il Real Bosco e il Museo, che custodisce tesori eccezionali” ha affermato il presidente della Camera Roberto Fico in visita questa mattina insieme alla - si legge nel comunicato stampa - compagna Yvonne De Rosa. “Si percepisce che il sito ha cambiato passo con la nuova direzione di Bellenger: tante le iniziative in corso e i progetti in cantiere – ha proseguito Fico - valorizzare il nostro patrimonio artistico è fondamentale. Cultura e arte sono settori su cui si può e si deve investire all'infinito per crescere come Paese e comunità”. Il presidente è stato accolto dal direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger, dal notaio Fabrizio Pascucci membro del Cda, da Mariella Pandolfi membro dell'Advisory Board e dallo staff dei curatori. “Sono molto lieto di questo visita e considero questa giornata tra le più importanti del mio incarico qui a Capodimonte” ha affermato Bellenger - si legge nel comunicato stampa - che ha sommariamente illustrato al presidente Fico i progetti futuri di sviluppo su cui si sta lavorando. Fico ha visitato gli uffici della Direzione, poi il laboratorio di restauro in cui ha potuto ammirare la Cassetta Farnese, capolavoro dell'oreficeria cinquentesca in argento dorato sbalzato e fuso, lapislazzuli e cristalli di rocca intagliati. Ha poi proseguito la visita nel Real Bosco a bordo di un minivan elettrico, visitando alcuni edifici di epoca borbonica. Prima tappa all'Istituto ad indirizzo raro Giovanni Caselli-Real Fabbrica di Capodimonte in cui, accolto dal dirigente - si legge nel comunicato stampa - Valter de Barolomeis, ha parlato con gli studenti ceramisti nei laboratori ricevendo in dono l'ultima creazione: un port-babà in porcellana. La visita è proseguita all'Eremo dei Cappuccini, eretto tra il 1817 e il 1819 per volere di Ferdinando IV: un dormitorio per i monaci, una chiesa e due giardini destinato da diventare nel futuro la prima scuola di formazione per giardinieri storici del Sud Italia. Lungo il tragitto Fico incontra anche la Capraria, da settembre 2018, sede del Centro studi sull'arte e l'architettura delle città portuali realizzato in collaborazione con l'istituto americano di storia l'Edith 'O Donnell e l'Università del Texas che ospita borsisti stranieri e la Fagianeria, prossimo edificio che sarà messo a bando. Ultima tappa al Giardino e Casamento Torre, il frutteto delle Delizie reali, unica testimonianza - si legge nel comunicato stampa - delle aree produttive e dei giardini esistenti nel '700 nel complesso borbonico. Qui il presidente ha sostato sotto il Canforo secolare, ha visitato il forno in cui fu cotta la pizza per la Regina Margherita (in onore della quale la pizza pomodoro e mozzarella fu ribattezzata) e ha ricevuto in dono un piccolo arancio, il Citrus deliciosa. Terminato il giro nel Real Bosco, la visita è proseguita nella Reggia con una sosta davanti ai quadri di Tiziano, cuore della collezione Farnese: Papa Paolo III tra i nipoti e la Danae prima dell'incontro con la stampa nel Salone delle Feste dove Fico ha ribadito l'unicità di Capodimonte nel panorama culturale italiano ed europeo. E rispondendo - si legge nel comunicato stampa - a una domanda sull'opportunità di un direttore straniero alla guida del sito ha risposto: “E' una falsa querelle, basta che siano competenti. E' importante che le nomine siano improntate alla massima trasparenza, indipendenza - conclude il comunicato - e al merito”

 

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