Questo il post facebook di Nicola Caputo, neo Consigliere del Ministro degli Esteri per l’export e l’internazionalizzazione della filiera agroalimentare e già Assessore in Regione Campania: "Evviva,
La cucina italiana è ufficialmente parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO. Un riconoscimento storico, annunciato poche ore fa a New Delhi, alla presenza del Ministro Antonio Tajani, con l’approvazione della candidatura “Cucina italiana fra sostenibilità e diversità bio-culturale”. È un risultato che valorizza i principi più autentici della nostra tradizione: la sostenibilità, la lotta allo spreco, il rispetto della biodiversità e la trasmissione dei saperi culinari come elemento identitario. Una candidatura costruita con cura e visione, sostenuta in modo decisivo dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha guidato la delegazione italiana a Nuova Delhi, e dal Ministro Lollobrigida, che ha accompagnato con determinazione un percorso capace di coniugare tradizione, territorio e strategia per il nostro agroalimentare.
A entrambi va un sincero ringraziamento. Per me, che da ieri ho iniziato il mio percorso alla Farnesina come Consigliere del Ministro degli Esteri per l’export e l’internazionalizzazione della filiera agroalimentare, questo traguardo assume un significato ancora più profondo. La cucina italiana non è soltanto un patrimonio culturale: è un ambasciatore straordinario del nostro Paese, una forza che unisce comunità, produzioni e territori e che racconta al mondo l’identità più vera dell’Italia. Questo riconoscimento rappresenta anche una spinta importante per la crescita del nostro agroalimentare sui mercati internazionali. Oggi partiamo da circa 70 miliardi di export: raggiungere l’obiettivo dei 100 miliardi è una sfida ambiziosa, ma pienamente alla portata di un grande Paese come il nostro. Dobbiamo crederci e lavorare insieme per realizzarla. Oggi celebriamo un orgoglio nazionale. Da domani, lavoriamo per trasformare questo traguardo in nuove opportunità per le nostre filiere e per il futuro del Made in Italy agroalimentare".