TORRE DEL GRECO. Randagismo, gli animalisti lanciano appello alle istituzioni






Articolo pubblicato il: 06/10/2017 09:10:49

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa giunto in redazione dal Comitato spontaneo Uniti per Chicca:
 
"Il comitato spontaneo "Uniti per Chicca", nato a Salerno con l'obiettivo di chiedere giustizia per una cagnolina massacrata lo scorso febbraio in un quartiere periferico della città, intende essere - si legge nella nota stampa - anche un ponte di collegamento tra cittadini ed Istituzioni dell’intera regione e raccoglie l’appello dei volontari che si trovano a combattere contro la piaga del randagismo a Torre del Greco.
 
Gli attivisti del territorio - continua il comunicato - denunciano la sospensione delle sterilizzazioni da parte dell’ASL Napoli 3 Sud, compresi gli interventi chirurgici già prenotati all’inizio dell’estate e previsti ad ottobre, con la chiusura dell’unico ambulatorio pubblico, situato a Portici, che già in precedenza funzionava in maniera insufficiente: le liste d’attesa superavano anche i due mesi, con un unico veterinario operativo e solo due giorni di apertura a settimana. Impensabile poter contenere in questo modo la proliferazione dei randagi, considerando che l'Asl Napoli 3 Sud serve ben 56 Comuni e, solo Torre del Greco, conta circa un centinaio di colonie feline censite!
 
Torna alto - precisano gli animalisti - con questa interruzione, il rischio che le cucciolate aumentino ed il randagismo ricominci ad imperversare senza controllo: questa la denuncia dei cittadini animalisti, che rivolgendosi a proprie spese presso veterinari privati per sopperire alle lacune dell’ASL competente, ancora una volta si trovano a sostituirsi alle Istituzioni anziché a collaborare con esse come dovrebbe essere.
 
Oltre a chiedere il pieno ripristino delle attività per poter continuare, come volontariato, ad affiancare un servizio pubblico, riferiscono anche che l’ordinanza comunale 648 del 26/06/2017, che prevede, come da oggetto, la "reimmissione in libertà dopo sterilizzazione chirurgia ed iscrizione anagrafe canina dei cani randagi vaganti sul territorio comunale", in realtà non è mai partita, probabilmente anche perché approvata in concomitanza con la sospensione delle attività di sterilizzazione.
 
Ma è lo stesso regolamento comunale per la tutela ed il benessere della popolazione canina ad essere puntualmente disatteso. Tra i punti salienti, l’articolo 13 ricorda che compito dell’ASL è "l’attivazione del servizio di accalappiamento dei cani vaganti ed il loro trasferimento presso i canili pubblici", mentre a carico del Comune rientra "l’onere di assicurare - nei limiti degli stanziamenti di bilancio - il ricovero, la custodia ed il mantenimento dei cani randagi in idonei canili sotto il controllo sanitario dei servizi veterinari dell’ASL" e "la promozione di campagne di sensibilizzazione per incentivare gli affidamenti e le adozioni degli animali ricoverati presso i canili pubblici".
 
Il canile "Green Park" di Torre del Greco, invece, già oggetto lo scorso anno di polemiche e sequestri, sembra non essere più convenzionato da mesi con il Comune; gli interrogativi posti dai cittadini, in merito agli esiti sulle nuove gare d’appalto, sono rimasti senza risposte. Si denunciano anche le difficoltà per chi prova ad intraprendere la strada dell’adozione: il sito con le schede dei cani accalappiati sul territorio di Torre del Greco non risulta aggiornato e, a chi è entrato nella struttura per riprendere un cane, è stato chiesto di lasciare il telefono cellulare all’ingresso, affinché non scattasse foto agli animali ospiti.
 
Quello che i volontari di Torre del Greco chiedono con forza alle Istituzioni - conclude il comunicato - è l’adempimento dei loro obblighi. L’interruzione delle sterilizzazioni da parte dell’ASL Napoli 3 Sud rischia di vanificare il lavoro di prevenzione e controllo del randagismo canino e felino, mentre la totale assenza, da parte del Comune di Torre del Greco, di campagne di sensibilizzazione per l'applicazione del microchip e per incentivare le adozione nel canile, è una grave mancanza, in quanto dare visibilità ai cani ricoverati dovrebbe essere impegno prioritario di qualsiasi amministrazione comunale".