Castel Volturno, "Demolizione di manufatti abusivi": nella mattinata è iniziata l'esecuzione della demolizione di un immobile abusivo






Articolo pubblicato il: 05/06/2018 10:19:26

Di seguito alcune parti della nota stampa della Procura della Repubblica S. Maria Capua Vetere:

"Proseguono senza sosta le attività di demolizione di manufatti abusivi oggetto di sentenze di condanna passate in giudicato, situati nella Provincia di Caserta, come da protocollo d'Intesa tra il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - volte, in un territorio, qual è quello casertano, devastato dalle - spiega la nota - costruzioni realizzate in violazione di vincoli urbanistici, in modo da riaffermare instancabilmente e con il
massimo impegno la legalità. Nella mattinata odierna, è iniziata l'esecuzione della demolizione di un immobile abusivo, ad uso residenziale, ubicato nel Comune di Castel Volturno ... . Il manufatto abusivo risulta completo è rifinito, ... . L'ordine di demolizione, disposto dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, prevede l'abbattimento del manufatto, l'acquisizione dell'area di sedime sulla quale insisteva il manufatto - spiega la nota - abusivo, l'attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo condannato con sentenza definitiva, l'integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e recupero dei materiali residuati dalle demolizioni. Si è proceduto alla demolizione scegliendo le condizioni meno onerose ed in tal senso, i lavori non sono stati affidati al Genio Militare, in quanto ciò avrebbe comportato l'accollo di costi di gran lunga maggiori rispetto al ricorso alla ditta privata individuata tra quelle in possesso - spiega la nota - della certificazione antimafia ed inserite in un elenco della Procura Generale. La ditta in questione ha assicurato, tra l'altro, il regolare smaltimento e le spese di trasporto dei rifiuti in discarica autorizzata, la responsabilità civile verso terzi, la sicurezza degli operanti e gli "imprevisti", fondamentali per evitare eventuale sospensione dei lavori, appunto, in caso di accadimenti sopraggiunti. Il costo finale è stato determinato in base alle tariffe del - spiega la nota - "prezzario regionale" dei lavori pubblici della Regione Campania che rappresenta i costi di un'operazione eseguita a regola d'arte. Va sul punto chiarito che l'Ufficio di Procura, come qualsiasi ufficio giudiziario, deve anzitutto perseguire l'obiettivo dell'affidabilità dei soggetti a cui viene affidato qualsiasi incarico di natura tecnica, per cui non può disporre gare, ma solo procedere ad affidamenti diretti fiduciari, cosi come disposto dall'art. 655, comma 1 del c.p.p., sia pure nell'ambito di un elenco di ditte selezionate dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli. Questa Procura della Repubblica prosegue pertanto nella doverosa attività di demolizione dei - spiega la nota - manufatti abusivi, volta al ripristino dell'integrità del territorio, allo scopo di riaffermare i principi di legalità
e giustizia in un Comune come Castel Volturilo, in cui a lungo è stata praticata e alimentata l'illegalità urbana; e ciò grazie anche alla riorganizzazione e al potenziamento dell'Ufficio Demolizione, con personale di polizia giudiziaria, distintosi per capacità professionale, appartenente all'Aliquota della sezione dell'Arma dei Carabinieri Forestale, ufficio che coordinerà le altre numerose procedure di demolizioni dei - spiega la nota - manufatti abusivi insistenti in Provincia di Caserta. L'attività di demolizione, come in genere l'attività di repressione/prevenzione, in realtà, sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso; le demolizioni trasmettono il segnale inequivocabile che l'abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non conviene. Peraltro, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nell'individuazione dei manufatti
abusivi da abbattere, si conforma ai criteri di priorità stabiliti in sede distrettuale, - spiega la nota - di natura oggettiva e predeterminata, che non rispettano il solo ordine cronologico, ma che tengono conto del bilanciamento dei beni/interessi costituzionalmente rilevanti in gioco (il bene/valore dell'ambiente, della salvaguardia del territorio, dell'uguaglianza sostanziale, dell'equità, della ragionevolezza e solidarietà sociale, nonché della funzione della proprietà)".