Articolo pubblicato il: 11/12/2025 16:07:14
Questo il comunicato stampa diffuso dalla Reggia di Carditello:
"CNR E REGGIA DI CARDITELLO INSIEME PER PROTEGGERE LA BIODIVERSITÀ NELLA TERRA DEI FUOCHI
Firmato il Protocollo di intesa tra la Fondazione Real Sito di Carditello e il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante. Promuovere la biodiversità, diffondere conoscenza e proteggere nel Real Sito di Carditello le preziose sentinelle dell’ambiente: api e impollinatori. Firmato il Protocollo di intesa - si legge nel comunicato - tra la Fondazione Real Sito di Carditello e il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante.
Una sfida ambiziosa, destinata a valorizzare e tutelare gli impollinatori - in particolare le Api da Miele - preziose risorse e fattori importanti per la salute degli ecosistemi e per la produzione agricola dell’intero territorio. “L’obiettivo - spiega il presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, Maurizio Maddaloni - è coniugare la sostenibilità ambientale con la valorizzazione turistica e culturale del Reggia borbonica - si legge ancora - individuando una nuova generazione di eco-turisti e rafforzando il rapporto tra la nostra comunità e l’ambiente che ci circonda. Una missione che conferma e rafforza la vocazione agricola e culturale di Carditello, e che ora trova compimento con questa nuova collaborazione istituzionale intrapresa con il CNR, che ringrazio per aver scelto la Fondazione come partner di riferimento.
Stiamo lavorando alacremente per promuovere la biodiversità, tutelare il nostro patrimonio e proteggere le api, insostituibili sentinelle della Terra dei fuochi, nell’ambito di un progetto più ampio dedicato al biomonitoraggio ambientale”. Un nuovo accordo di collaborazione che - grazie alle linee guida del Consiglio Nazionale delle Ricerche - consentirà di ampliare le attività legate all’Apiario sperimentale, già presente nel Real Sito di Carditello - si legge ancora - e curato da CNR-IPSP e CoNaProA, con il coordinamento di Gennaro Di Prisco, responsabile scientifico del progetto.
“Gli impollinatori - afferma Francesco Di Serio, direttore dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR - sono veri e propri pilastri della biodiversità. Senza di loro, molti ecosistemi perderebbero equilibrio e la produzione agricola subirebbe gravi conseguenze. Proteggerli significa garantire la salute dell’ambiente e la sicurezza alimentare delle generazioni future. La nostra missione consiste nell’aumentare le conoscenze per proteggere - si legge ancora - le piante e gli ecosistemi in maniera sostenibile, coniugando ricerca scientifica e divulgazione. Le api e gli altri apoidei sono sentinelle dell’ambiente, e studiarli significa comprendere meglio i servizi ecosistemici che rendono possibile la vita sul pianeta. Auspichiamo che cittadini, studenti e appassionati diventino protagonisti di questa sfida, con l’obiettivo di favorire un dialogo costante della scienza con la società, un dialogo che coinvolga e che ispiri, contribuendo a rendere - prosegue il comunicato - la tutela degli impollinatori un patrimonio comune del nostro Paese”.
Il Protocollo prevede numerose iniziative concrete - dai corsi di formazione alla ricerca sui servizi ecosistemici; dagli studi sugli impollinatori che vivono negli ambienti naturali e agricoli della Campania, alla creazione di un giardino con Bee Hotel; dalla progettazione di un laboratorio dedicato alle api da miele, a giornate di studio e workshop con esperti - perfettamente in linea con l’obiettivo del progetto: unire scienza - si legge ancora - cultura e comunità per costruire un futuro più resiliente".