Questo il comunicato stampa diffuso da Conflavoro: "Conflavoro ha ufficializzato il rinnovo dei propri vertici nazionali, a Roma durante l’assemblea nazionale alla presenza di oltre 1.700 imprenditori italiani. Alla presidenza confermato all’unanimità Roberto Capobianco - si legge nel comunicato - figura centrale nella crescita e lo sviluppo dell’associazione, oggi punto di riferimento per oltre 90 mila imprese italiane.
In questa nuova fase entra nel direttivo anche un rappresentante della provincia di Caserta, segnando un momento di particolare rilievo per l’imprenditoria campana, sempre più protagonista nelle dinamiche nazionali di rappresentanza. Tra le deleghe strategiche - si legge ancora - confermate spicca quella del casertano Gennaro Broya de Lucia presidente della "verticale" Conflavoro PMI Sanità, da alcuni anni in prima linea nella difesa delle imprese del medtech italiano.
Sotto la sua guida, l’associazione è diventata l’attore più attivo nella battaglia per l’abolizione del payback sui dispositivi medici, una norma retroattiva che ha trasformato i fornitori della sanità pubblica in debitori - si legge ancora - mettendo a rischio l’esistenza stessa delle piccole e medie imprese del settore. Manifestazioni nazionali, confronto istituzionale serrato, dossier tecnici e un’ampia copertura mediatica hanno reso Conflavoro PMI Sanità il principale baluardo contro un meccanismo giudicato iniquo e insostenibile.
Il presidente nazionale Capobianco ha più volte sottolineato come proprio la sanità, insieme alle filiere tecnologiche e manifatturiere, rappresenti uno dei pilastri del rilancio economico del Paese. L’ingresso di un casertano - prosegue il comunicato - nel direttivo rafforza questa visione, portando all’interno dell’organizzazione l’esperienza di un territorio ricco di competenze, imprese resilienti e potenziale industriale.
L’agenda della nuova governance, però, non riguarda solo il comparto sanitario. Conflavoro continua a battersi con determinazione anche per il settore dell’edilizia, oggi gravato da oltre 1,3 miliardi di contributi legati alla Cassa Edile, una pressione insostenibile soprattutto per le PMI. Per questo l’associazione ha presentato il primo contratto collettivo - si legge ancora - dell’edilizia senza obbligo di Cassa Edile, una proposta concreta per tutelare diminuire costi alle imprese e incrementare i gli stipendi ai lavoratori, riequilibrare il sistema contributivo e riaprire spazi di competitività.
La centralità della Campania in questo nuovo corso non è casuale. Il territorio, che da anni esprime eccellenze nel mondo dell’edilizia, diventa ora parte integrante della cabina di regia nazionale. Il contributo casertano al direttivo rappresenta un segnale forte: il Mezzogiorno non deve essere solo un osservatore - recita ancora il comunicato - ma un protagonista attivo nel definire le politiche che riguardano l’intero tessuto imprenditoriale italiano.
La presidenza Capobianco inaugura così una nuova fase di forte impulso, con un messaggio netto rivolto alle istituzioni: sostenere le imprese significa garantire sviluppo, innovazione e lavoro. Conflavoro - si legge ancora - si prepara a guidare questa traiettoria, con la sanità, il medtech e l’edilizia come assi portanti, e con nuove energie provenienti proprio dalla Campania".
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