SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE. Questi i risultati dell'operazione in provincia di Caserta






Articolo pubblicato il: 23/10/2017 09:44:22

Lo apprendiamo dalla nota stampa inoltrata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
 
"In data 23.10.2017, i Militari della Stazione di Casagiove hanno dato esecuzione all'ordinanza del G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere di applicazione della misura di cautelare nei confronti di (...), (...) e (....), individuati quali promotori ed organizzatori di un'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione nella provincia di Caserta - si legge nella nota -. Le indagini sono state attivate nel mese di gennaio di quest'anno a seguito di un controllo effettuato dai militari all'interno di una casa d'appuntamento individuata nel Comune di Casagiove e delle dichiarazioni rese da una delle meretrici sorprese all'interno dell'appartamento - si legge nella nota -. La successiva attivita%u0300 investigativa consentiva di acquisire elementi comprovanti l'esistenza di un sodalizio operante attraverso una struttura ben definita, caratterizzata da una netta divisione di compiti, con il fine di reperire alloggi da sublocare, dietro pagamento di un canone sproporzionato rispetto a quello di mercato, a prostitute e transessuali, affinche%u0300 questi ultimi vi potessero svolgere attivita%u0300 di prostituzione - si legge nella nota -. In particolare, la (...) si occupava di procurarsi gli appartamenti da sublocare alle prostitute nonche%u0301 pagare le utenze dei servizi di prima necessita%u0300, il (...) era incaricato di procacciare clienti mediante l'inserimento di annunci su internet per pubblicizzare la presenza di donne e transessuali disponibili per incontri a pagamento, mentre il (...) era colui che s'interessava prevalentemente della gestione degli appartamenti, dell'approvvigionamento del materiale necessario all'esercizio dell'attivita%u0300 di meretricio nonche%u0301 degli ordinari spostamenti delle ragazze - si legge nella nota -. Gli indagati si avvalevano poi della collaborazione di altri soggetti i quali, in cambio di un corrispettivo economico, intestavano fittiziamente a proprio nome i contratti di locazione o fornivano assistenza alle prostitute - si legge nella nota -. Inoltre, garantivano alle prostitute non solo assistenza logistica ma anche organizzativa pubblicando, previo pagamento di somme di denaro, annunci sul sito internet "bakekaincontri", per procurare appuntamenti per le prostitute e accompagnando e prelevando le predette sistematicamente dal luogo di lavoro - si legge nella nota -. Nel corso delle indagini, sono stati sottoposte a sequestro diverse abitazioni ubicate a Caserta, Casapulla e San Nicola La Strada, adibite a case d'appuntamento all'interno delle quali si prostituivano donne e transessuali, generando un forte allarme sociale tra i residenti".